INFORMAZIONE VIVA - Anno 1 - N. 0 - 31 GENNAIO 2016 N. 8 - 18 Novembre 2018 | Page 4

informazioneviva - 18 Novembre 2018 Corsa al tricolore: fra volti nuove e vecchie ‘certezze’ Politica al lavoro in vista delle Amministrative di Maggio Non manca molto a maggio. Anzi, per chi ha ambizioni poli- tiche, questi sei mesi passeran- no come un treno in corsa. Già perché nella prossima primavera, con un anno di anticipo rispetto alla tabella di marcia, i cittadini di Teverola saranno chiamati alle urne per votare i propri rappre- sentanti all’interno del consiglio comunale. Fra contraddizioni, presunzione e qualche buon ri- sultato, la vecchia consiliatura non ha riscosso un grande favore popolare. E le nove dimissioni, di cui 4 di consiglieri di maggioran- za, sottolineano poca “stima” anche all’interno del gruppo di governo stesso. Il 14 agosto il vicesindaco Tommaso Barbato, il presidente del Consiglio Gen- naro Caserta, con i consiglieri Angela Improta, Biagio Pezzella e l’opposizione di Biagio Lusini, Rino Sasso, Alessandra D’Ago- stino, Pasquale De Floris e Sara Pellegrino hanno firmato, alla presenza di un notaio, le proprie dimissioni sancendo di fatto la fine dell’amministrazione di Da- rio Di Matteo. Ma il passato è passato e adesso la città guarda al futuro. Archiviata la prima fase di “studio” di questa campagna elettorale, ora si inizia man mano a fare sul serio. E noi proviamo a tracciare un quadro di quella che sarà la competizione alle ammi- nistrative. L’ex sindaco ci sarà. Di Matteo è al lavoro, sottotraccia e senza far trapelare troppo, ma si sta preparando. Con lui gran parte della squadra che lo ha ac- compagnato nel 2015, quel “Cit- tà fertile” che ha sconfitto Bia- gio Lusini. Oltre ai vecchi sodali, con l’ex fascia tricolore potrebbe esserci qualche nuovo innesto: negli ambienti della città circo- la qualche nome vicino al ceppo familiare di Maurizio Di Chiara (spalla di Di Matteo), che alle scorse elezioni videro zio e ni- pote (Antonio Menale) candida- 4 ti in fazioni opposte. Da voci di marciapiede, in campo con l’ex primo cittadino, dovrebbe esser- ci anche Maria Marino, figlia del vicesindaco della vicina Casaluce. Indiscrezioni al momento, che saranno confermate o smenti- te nelle prossime settimane. Più enigmatica rispetto a quella del rivale la posizione di Lusini. Salvo clamorosi ribaltoni, il leader di “Progetto civico - Teverola città” dovrebbe scendere nuovamente in campo, anche se non è facile provare ad immaginare il suo schieramento: una parte della vecchia lista si è distaccata, sce- gliendo strade diverse. Detto già di Menale, è il caso anche di Cre- scenzo Salve e Michele Cipriano, ex amministratori che ripartono da “Uniti per Teverola”. L’obiet- tivo del progetto è quello di cre- are una lista sembra, vedremo. Fuori anche l’avvocato Pasquale Buonpane, leader di “Noi Te- verola”. Affiancherà, con Ago- stino Pecorario (candidato alle comunali del 2015), Tommaso Barbato nella costruzione di un nuovo progetto. L’ex vicesindaco sta rimpolpando i ranghi di una compagine che vede dalla sua parte gli ex dimissionari, ma an- che volti nuovi che per la prima volta si affacciano ad una torna- ta elettorale. Barbato sembra in- fatti avere già pronta una faretra ricca di frecce per il suo arco: in serbo ci sono alcune novità, stu- denti già attivi in politica e alcuni professionisti affermati della cit- tà. Il gruppo ha già tenuto diversi incontri per iniziare a mettere le basi del futuro e stabilire le aree tematiche su cui operare, ancor prima dei sedici candidati. Resta a monitorare la situazione anche il Meet up 5 Stelle che sta valu- tando lo scenario per decidere come muoversi: corsa in solitaria o appoggiare uno degli schiera- menti. La novità potrebbe essere rappresentata dal collettivo “Noi per voi” che ha già aperto in via Cavour la propria sede. Il grup- po che fa capo all’imprenditore Francesco D’Auria pare abbia li- nee rigide al suo interno, preclu- dendosi la possibilità di dialogo sia con il fronte Lusini che con quello di Di Matteo. E mentre Ni- cola Caputo (europarlamentare) spiana la sua strada in vista delle europee, che si terranno in con- comitanza con le comunali, ben si guarda dalla fazione che dovrà rappresentare; d’altro lato, inve- ce, un agguerrito Stefano Gra- ziano (consigliere regionale) che prova a reclutare dalla sua parte un numero cospicuo di persone. Ma sarebbe il momento che la città possa sì chinarsi di nuovo ai soliti luoghi comuni “paesa- ni” per cui la politica è fatta di numeri, ma mi auguro che sta- volta la quantità possa coniu- garsi, in maniera determinante, con la qualità. I numeri, all’atto pratico, non cambiano una cit- tà che ha bisogno di ripartire.