INFORMAZIONE VIVA - Anno 1 - N. 0 - 31 GENNAIO 2016 N. 8 - 18 Novembre 2018 | Page 12
informazioneviva - 18 Novembre 2018
Incendio allo STIR di Santa Maria Capua Vetere
E’ lotta al disastro ambientale
L’incendio del capannone dello
STIR di Santa Maria Capua Vete-
re datato 1° novembre sembra
aver riacceso - oltre alle tonnel-
late di rifiuti che conteneva - un
dramma che si è mai, nei fatti,
spento. E così, in aggiunta alle
tossine rilasciate nell’aria che re-
spiriamo, tale disastro ambien-
tale ha emanato un marchio che
difficilmente e stentatamente
proviamo a lavarci via: quello
di “terra dei fuochi”. Terra, di
fuochi che non riscaldano e non
ravvivano, ma che lentamente
uccidono e massacrano, in ma-
niera subdola e meschina, intere
popolazioni. Un ulteriore scon-
fitta di tutti quelli che cercano
di difendere l’ambiente con quel
che possono - e non solo - è sape-
re che la maggior parte di que-
sti incendi sono dolosi, appiccati
con piena consapevolezza e co-
scienza, se tale può essere defi-
nita. Basti pensare che nell’ulti-
mo mese sono stati ben cinque
gli episodi di incendio soltanto
nel Casertano, senza considera-
re il Napoletano, che hanno in-
teressato paesi come Pastorano,
Santa Maria Capua Vetere, San-
ta Maria a Vico e Marcianise, già
precedentemente protagonista
di un dramma ambientale simi-
le a questo più recente (26 otto-
bre). C’è stato, almeno per ora,
in merito al caso, l’interesse di-
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retto del Ministro dell’ambiente
Sergio Costa che ha stabilito per
il 19 novembre in Campania una
riunione straordinaria di tutti i
ministri coinvolti da questa esca-
lation di incendi dolosi con il pre-
mier Giuseppe Conte. Questo, se-
condo il ministro, sarà necessario
affinché si possano prendere gli
adeguati provvedimenti per la
tutela dell’ambiente e dei citta-
dini e affinché la presenza dello
Stato schiac-ci prepotentemente
una criminalità che tenta in tut-
ti i modi di piegarlo. La speran-
za generale è che tale interesse
si tramuti in azioni concrete che
possano quanto meno attenua-
re questa situazione logorante.
In fin dei conti, è di diritto alla
vita che si parla. Diritto di alzarsi
al mattino e respirare aria puli-
ta, per quanto possibile; dirit-
to di restare nella propria terra
che dovrebbe regalare risorse e
non offrire la morte su un piatto
d’argento; diritto di vivere sere-
namente il resto dei propri gior-
ni. Diritto alla vita, nella propria
terra. È forse chiedere troppo?
Nicla Simonelli