Il Risveglio in ComunAzione Numero Uno | Page 12

Carla Fleischli Caporale »»

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Siamo abituati a considerare spirituale ciò che spesso è solo manifestazione emozionale - che si manifesta nel devozionale - oppure, ciò che è il risultato del mentale - che si manifesta nelle dottrine, nelle teologie.

Eppure, ogni vero insegnamento spirituale (e non un qualche culto) ha sempre messo in evidenza che lo Spirito diventa vivo in noi solo attraverso un nostro essere nel corpo in una connessione corporale sana, vissuta armonicamente.

Capiamo meglio questa affermazione. Una ventina di anni fa conobbi il dottor Nitamo Montecucco, personaggio all'epoca molto famoso perché può essere considerato il primo medico olistico italiano. Al tempo portava avanti una ricerca molto particolare. Ovvero una "mappatura della coscienza". Attraverso un particolare apparecchio misurava le onde cerebrali ottenendo un grafico, suddiviso in sei settori corrispondenti alle varie zone fisiche che si avvicinavano molto alle definizioni dei chakra. Il grafico era diviso in due, a sinistra stava la misurazione di un emisfero cerebrale e a destra l'altro.

In questa sua ricerca il dottore misurò davvero molti ma molti soggetti osservando come si mostrava il grafico. Visto che i due emisferi erano messi uno a lato dell'altro si notava subito un eccesso carenza dell'uno o dell'altro. Ma non solo. Anche i diversi settori mostravano gli squilibri o le armonie.

Il grafico partiva dal primo in basso e saliva fino all'ultimo in alto. Il primo, come nei chakra, corrispondeva al radicamento nel fisico, poi salivano percorrendo tutte le suddivisioni dei chakra, fino ad arrivare all'ultimo, che rispondeva al cervello.

Una misurazione molto interessante fu quella che eseguì nel dicembre 1992, quando si recò in India, ad Haidakhan, nell’Ashram di Babaji – un grande guru indù – in uno dei luoghi più sacri della tradizione induista shivaita. Babaji era già morto, ma poté misurare le frequenze cerebrali di Prem Baba, il vecchio maestro che aveva "scoperto" l'allora giovanissimo Babaji. E il grafico ottenuto fu davvero molto interessante.

La misurazione mostra le funzioni che partono da una base molto estesa

del livello fisico (primo chakra), e

Invece non è così.

Come non lo è nemmeno quando c'è un emozionale esasperato (ovvero una ipersollecitazione del III e IV chakra).

Quando questi livelli sono in sovrappiù – come di solito si riscontra invece nelle misurazioni di persone occidentali coinvolte nello stile di vita di oggi – ci si trova sempre davanti a una espansione dell’ego. Il Sé – quello divino che è in contatto con il Tutto – si trova invece in basso, in corrispondenza con il livello fisico dei chakra bassi.

Per dirla in modo più semplice, il grafico evidenzia che durante la profonda meditazione di Prem Baba le aree maggiormente estese non erano quelle dei chakra superiori, come noi invece penseremmo.

La parte più estesa si trovava in basso, in concomitanza con i primi chakra, quelli in risonanza con la materia!

In definitiva si può quindi affermare che la vera spiritualità si manifesta quanto l'essere umano è connesso in modo sano ed equilibrato alla propria fisicità.

Il c migliore per aprirsi a una possibile nuova percezione del vostro corpo.

Nel caso di soggetti esaltati l'ultimo settore appariva molto sviluppato mentre il primo appena appena presente.

Frequenze divine