editoriale
Di Atenaide Arpone- Photo Carlo Casella
Prepararsi a uno scenario che cambia
Per quanto si possa“ pensare positivo”, non si può negare che lo scenario economico nazionale e mondiale condizioni in modo importante anche il settore della pasticceria e del food più in generale. Per quel che riguarda l’ Italia, il calo industriale più che biennale conduce a un’ innegabile contrazione dei consumi; mentre quello internazionale porta invece a un senso di incertezza che mal si coniuga con la voglia di svagarsi“ fuori casa”. Fin qui le belle notizie … Però è proprio in questi momenti che occorre far emergere l’ a- nimo imprenditoriale dei pasticceri e lo spirito di adattamento tipico degli italiani. Occorre cioè intercettare le tendenze e farne un punto di forza, adattando la produzione alle nuove necessità. In questo senso, ci vengono in aiuto i molti studi sui consumi realizzati dalle grandi aziende come, per esempio, l’ ultimo rapporto Coop( 2024 winter edition con le proiezioni per il 2025). Tutti i dati indicano che i trend degli ultimi anni( salute e benessere, naturalità e sostenibilità) continuano a essere molto forti, ma a questi si aggiunge una nuova filosofia di vita: la crescente voglia di“ home cooking”. La gente è in cerca di sicurezza, tranquillità ed è più concentrata sull’ individualismo, sull’ intimità e... sul“ fatto in casa”. Come può conciliarsi questo aspetto con la pasticceria? Ve lo spiego subito: fatto con le proprie mani non significa fatto“ tutto” con le proprie mani e, soprattutto, non significa affatto cedere sulla qualità. È presumibile quindi, che vinceranno quei prodotti che facilitano il lavoro di chi cucina. E, se i piatti principali verranno fatti in toto a casa, alcune portate, come antipasto e dolce, potrebbero essere coadiuvate dai professionisti. Come? Non necessariamente fornendo le basi( ma perché no?), ma incentivando lo“ spirito” del fatto in casa. Avete presente i cannoncini di Serge venduti in splendide confezioni da comporre? Ecco: un’ idea del genere andrebbe sviluppata pensando a soluzioni che diano“ l’ idea” del fatto in casa, senza necessariamente esserlo. Quindi perché non pensare- per esempio- a delle farciture da asporto ripescandole dalla tradizione italiana? Lo zabaione non lo vende quasi più nessuno! Oppure a confetture da cottura e... così via. Siate complici: oltre a essere utili ora, sarete un punto di riferimento anche quando tornerà la serenità.
il pasticcere e gelatiere italiano 13