Il Pasticcere e Gelatiere Italiano Aprile 2025 | Page 13

editoriale
Di Atenaide Arpone- Photo Carlo Casella

Non ci saremo dimenticati dei bambini?

Prima di addentrarmi nell’ argomento che ho scelto per questo mese, vi faccio tre premesse: la prima è che ieri la mia collega Veronica mi ha raccontato una scena di ordinaria follia accaduta nella metropolitana di Milano. Una mamma con bimbo al seguito passa tutto il tempo del percorso in call dimenticandosi del figlio e seccandosi perfino quando lui- che è stato bravissimo e zitto per tutto il viaggio- le rammenta che devono scendere alla loro fermata: la cosa mi ha molto colpito. Oggi bambini e anziani sono spesso relegati al rango di“ seccatura”. La seconda è che qualche mese fa ho parlato con un pasticcere che stava cercando il modo di portare clienti in negozio anche durante il pomeriggio, nell’ intervallo dalle 15.00 alle 17.00, perché si è accorto che in quella fascia oraria si può migliorare. Terza premessa: sono passata dalla via dove abitavo da bambina e ho ritrovato la pasticceria che tanto mi aveva ingolosito e che ora è cambiata parecchio. Quest’ ultimo fattore, oltre ad avermi ricordato che sono vecchia, mi ha fatto scattare una molla: le pasticcerie non sono più a misura di bambino, eppure i bambini( e i loro nonni) sono potenzialmente degli ottimi clienti. Ora è pur vero che siamo circondati da medici che ci allarmano sui danni che fanno i dolci sulle nuove generazioni, però lo zucchero non è sparito dall’ alimentazione infantile, è semplicemente diventato una sotto-categoria del“ junk food”( and beverage). Allora mi chiedo, perché non proviamo a pensare a momenti di consumo che li coinvolgano come, per esempio, quello della merenda? Anche perché rischiamo, se la colazione è solo trendy, le torte solo minimal e il pairing solo alcolico, che i bambini di oggi non abbiano lo stimolo di entrare in pasticceria nemmeno in futuro, da adulti. il pasticcere e gelatiere italiano
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