Il Panificatore Italiano - Ottobre 2025 | Page 103

vi al vetro, e l’ utilizzo di garnish particolari contribuiscono a rafforzare l’ unicità dell’ offerta.
New trend: no-alcohol e low alcohol
Oggi il mercato premia anche la proposta di cocktail analcolici e low alcohol. I consumatori sono sempre più attenti alla riduzione del consumo di alcol e le aziende hanno risposto con una gamma crescente di prodotti dedicati, in grado di offrire alternative gustose e credibili. Se in passato gli analcolici erano considerati una categoria secondaria, oggi rappresentano un segmento in forte crescita, che richiede creatività e attenzione. Le risposte arrivano con cocktail a bassa gradazione e un approccio definito anche“ zero proof” o“ mindful drinking”.
Prodotti e strumentazione di base
Per costruire un angolo bar efficiente i prodotti di base sono pochi ma indispensabili: i distillati principali – gin, whisky, vodka, rum e tequila – insieme a vermouth rosso e bianco, ai bitter da aperitivo come Campari, Aperol o Select e ai liquori classici come Cynar, Grand Marnier, Cointreau o Chartreuse. Per un’ offerta di nicchia è consigliabile ampliare la proposta con prodotti e liquori locali. Per realizzare i cocktail servono inoltre sciroppo di zucchero, d’ agave o miele, e per bilanciare le miscelazioni succo fresco di lime o limone. Tutti questi ingredienti sono facilmente reperibili nei supermercati o tramite distributori locali: a Treviso, ad esempio, Lucas si appoggia a Ferrowine( ferrowine. it), Craft’ n’ Co( craftnco. it) e Velier( velier. it). Il ghiaccio, va da sé, non può mancare! Anche l’ attrezzatura necessaria è minima: un bar spoon per mescolare, un jigger per dosare, uno strainer e un colino conico per filtrare, due shaker, un muddler per pestare, pinze e paletta per il ghiaccio, con relativo contenitore. Oggi, grazie all’ e-commerce, ogni strumento e ingrediente è facilmente acquistabile online o nei punti vendita specializzati. Tra i siti di riferimento a livello internazionale si segnala cocktailkingdom. com, molto apprezzato dagli operatori del settore. Introdurre un corner di mixology all’ interno di un panificio non richiede un barman dedicato, né un grande investimento. Con qualche nozione di base, ingredienti selezionati e un tocco di personalizzazione, è possibile offrire cocktail semplici ma distintivi, capaci di arricchire la proposta del locale e di fidelizzare una clientela sempre più attenta e curiosa. Il risultato è un’ esperienza inedita, che trasforma il panificio in un luogo capace di sorprendere, dal forno al bicchiere. Un’ ultima raccomandazione: prima di avviare l’ attività è importante verificare con attenzione le normative vigenti in materia di conservazione degli alcolici e di somministrazione delle bevande, così da garantire un servizio sicuro, conforme e pienamente a norma di legge.
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