Il Panificatore Italiano - Novembre 2025 | Page 17

editoriale
Foto di Carlo Casella
prodotto sfuso sono nettamente inferiori rispetto al passato, è altrettanto evidente che il pane fresco cresce. Di poco, però cresce. E, se è vero che Milano“ fa tendenza”, cresce anche il numero dei panifici. Secondo Il Corriere Della Sera, infatti il capoluogo meneghino vanta“ quasi duemila imprese tra panifici e panetterie,
indipendenti o di catena, anche di ispirazioni diversissime: dal forno tradizionale a quello kosher, dalla panetteria giapponese alla boulangerie, dal panificio rumeno a quello filippino”( fonte: Corriere Milano del 9 ottobre 2025). Gli fa eco la ricerca Taste Tomorrow realizzata da Puratos, secondo cui in Italia il pane confezionato cresce dello 0,9 % annuo, il doppio rispetto a quello non confezionato, che si ferma allo 0,4 %. Anche i prodotti da colazione crescono, ma del doppio: il 2 % annuo per i prodotti confezionati, contro l’ 1 % del non confezionato. Ma, mi chiedo io, se il prodotto confezionato funziona più dello sfuso, perché non provare ad assecondare, almeno in parte, il mercato? Il pane confezionato non è solo quello della GDO oppure quello di scarsa qualità, acquistato all’ estero e che dura mesi e mesi: confezionato può essere anche un pane di qualità, ma“ più pratico”. Mi spiego: sempre secondo questa ricerca, oggi in panificio entrano la casalinga, il manager che fa un salto in pausa pranzo, gli studenti, lo sportivo che

Un nuovo significato alla parola

“ confezionato”

Tranquilli, non mi sono montata la testa e non ho nessuna intenzione di sostituire l’ Accademia della Crusca. Solo che trovo un po’ stantìo il dialogo sulla crisi del pane: se è vero che i consumi odierni di
esce dalla palestra o i ragazzi che stanno andando a scuola. Una clientela che, abituata a viaggiare, è contenta di trovare anche prodotti dolci e salati di altre tradizioni, come lo shokupan o i pastel de nata, ecc. Ma soprattutto, una clientela che ha bisogno di prodotti pratici, che possano essere trasportati in uno zaino, che siano a portata di mano per un pasto veloce, uno spuntino, una merenda. Non che il vecchio sacchetto del pane vada del tutto abbandonato, ma, a seconda del prodotto e delle circostanze, può essere sostituito con una confezione più moderna ed efficace che risponda a esigenze nuove. Prendiamo la colazione: non sempre si ha il tempo di consumarla comodamente seduti al tavolo di un locale, ma se la si acquista per mangiarla in un secondo momento, si desidera che resti integra, anche nella decorazione. Sogno delle bakery che diano alla confezione la stessa importanza delle materie prime: non è una questione estetica, ma di praticità. E la praticità, alla fine, vince quasi sempre.
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