Speciale Feste & Pic-nic • Il marketing
L ’ evoluzione del sacchetto : l ’ asporto è un ’ opportunità di business
Basta ai prodotti realizzati senza pensare alla loro funzione e basta anche ai sacchetti del pane
( in via esclusiva ). Avanti invece ai prodotti e ai packaging ragionati , adeguati ai momenti di consumo .
Di Carlo Meo - Foto Adobe Stock
Da sempre nei panifici il massimo del concetto di asporto che si concepisce è il … sacchetto del pane , anche considerato il fatto che - in fondo - un tempo in panificio si comprava solo quello . Oggi però le abitudini di consumo sono cambiate , solo che è rimasto il sacchetto . Molte volte i sacchetti sono privi di una grafica anche minima ; in altre manca perfino il brand , manca insomma il nome del panificio e , anche quando questo è presente , magari la grafica non è aggiornata e non corrisponde all ’ insegna . Il sacchetto per il cliente ha comunque un valore , ma è sempre più legato a condizioni ed esigenze ormai messe in discussione :
• Il consumo di prossimità per cui il pane si compra vicino e poi lo si porta subito a casa . L ’ idea di una spesa giornaliera all ’ interno del quartiere è ormai ben superata e anche al sabato , quando in genere non si lavora , le abitudini sono cambiate . La panetteria oggi è un esercizio di vendita e somministrazione in concorrenza con altri format per la prima colazione , per il pranzo , per lo snack , per un regalo . E questo sia in città sia ormai anche nelle stazioni e negli aeroporti . Sto scrivendo da un Frecciarossa partito da Termini , dove ho fatto colazione da Panella , format bakery caffè , e avrei potuto prendermi uno snack da mangiare a pranzo in treno .
• In panetteria si compra principalmente pane e prodotti simili , quindi il sacchetto basta e avanza . Anche questa osservazione non ha più corrispondenza con la realtà : ora in panetteria si “ cucina ”, intendo che l ’ offerta comprende pizze , focacce , torte , arancini e , in qualche caso , anche lasagne e altre pietanze . Nei sacchetti questi prodotti non
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