Foto di Carlo Casella |
Mentre cercavo un argomento da proporvi in questo editoriale, sono stati comunicati i dati Istat sul commercio al dettaglio, relativi a marzo del 2025. Le vendite dei beni alimentari sono calate dello 0,5 % in valore e dello 0,9 % in volume. Anche considerando i dati complessivi del primo trimestre, scopriamo che restano negativi, anche se in misura minore( dello 0,1 % in valore e dello 0,5 % in volume). Non è una bella notizia: significa che le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà e lo sono al punto di dover rinunciare a spese che, di solito, reggono anche in momenti di crisi. |
Questo fattore non deve però abbatterci, anzi. Deve essere uno stimolo: a me hanno insegnato che nei momenti di crisi bisogna investire per essere preparati quando le cose torneranno ad andare bene. Quando parlo di investimenti, non mi riferisco tanto a quelli strutturali( che però sono vivamente consigliati, se ne avete la possibilità), ma penso anche alle azioni di marketing. Questo è il momento di avere coraggio e di pensare a delle strategie che siano“ dalla parte della gente”. No, non dovete necessariamente abbassare i prezzi, però potete pensare di mettere in vendita uno o due prodotti“ sottocosto” o ad un prezzo più accessibile. Mi spiego meglio: vendete le vostre focacce farcite a 20 ¤ al chilo? Mantenete su quello, ma mettete in vendita un solo tipo di focaccia a 10 ¤, specificando che è un prezzo sottocosto per aiutare le famiglie in difficoltà. Non dovete cedere sulla qualità del prodotto, ma dovete farne un quantitativo prestabilito e non andare oltre. Se potete permettervi 10 chili, vendetene |
10; se non potete oltre 5, vendetene 5. Non è una gara, è un“ beau geste” un bel gesto. In buona sostanza dovete investire una parte del vostro guadagno( e dei costi, visto che dimezzate il prezzo) per stare vicino ai vostri clienti. A una condizione: queste notizie vanno comunicate e va detto che questo prodotto è dedicato alle famiglie in difficoltà. E, mi raccomando, istruite gli operatori alla vendita affinché vi diano dei feedback precisi sui commenti dei vostri clienti. Secondo me, scoprirete un mondo: c’ è chi si vergogna e non l’ acquisterà, anche se ne avrebbe bisogno; chi è benestante, ma se ne frega e la comprerà lo stesso; chi non comprerà nessuna focaccia, ma saprà che siete vicini ai vostri clienti. È solo un esempio, per carità, e non è certo la manna che piove dal cielo, ma la gente non dimentica chi sta dalla sua parte. E, se non funzionerà a livello di marketing, avrete fatto quello che altre categorie non si sognano nemmeno: avrete fatto del bene. Perché il pane è stato, è, e sempre sarà vicino alla gente. |