Speciale Pasta in panificio • Intervista / Renza De Cesare
Che spettacolo le vereorecchiette!
Le orecchiette( che in realtà hanno fogge, ricette e nomi differenti) sono un patrimonio domestico pugliese famoso nel mondo. Ne parliamo con Renza De Cesare, eclettica esperta di pasta fresca. Perché, anche limitandoci ad un unico nome, ci sono orecchiette e orecchiette …
di Atenaide Arpone foto: courtesy of Renza De Cesare
Artista, sommelière ed esperta di pasta fresca e di pugliesità, Renza De Cesare alza il suo personalissimo sipario e ci racconta una tipologia di pasta fresca celebre nel mondo che, come tutti i prodotti di successo, si conosce poco e si imita molto. Ne parliamo in occasione della sua partecipazione a Gnocchi Day, l’ evento organizzato da Molino Caputo nella splendida cornice di Sorrento.“ Signore e signori, ecco a voi le orecchiette”.
Renza De Cesare, artista e sommelière, è protagonista di moltissime demo sulla pasta f resca per professionisti e appassionati.
La tua è un’ esperienza variegata … È vero: sono una sommelière, ma sono anche un’ educatrice e un’ attrice, orgogliosamente allieva del maestro Carlo Formigoni; faccio parecchie demo sulla cucina anti spreco e sulla pasta fresca e collaboro con una chef vegana che reputo straordinaria e che si chiama Madia Galiano, il suo ristorante‘ Raparossa Cucina Naturale’ a Pezze di Greco è assolutamente da visitare, anche se non si è vegani.
Come sei arrivata alle demo sulla pasta fresca? Ci sono arrivata perché io sono cresciuta con la mia nonna materna, che ho avuto la fortuna di avere con me fin verso i trent’ anni, che mi ha lasciato un imprinting molto forte. Vivevamo insieme, eravamo nella stessa casa e ho ancora un suo ricordo molto vivido: dove finiva il braccio di nonna cominciava … il suo coltellino( che ho ereditato) da cui saltavano fuori le sue orecchiette. Le faceva con una poesia che mi affascinava. Potevo rimanere incantata delle ore a guardare le sue mani che facevano la pasta e non solo: erano un vero patrimonio delle tradizioni della mia terra, la Puglia. Mi ha insegnato che da noi il tempo non è né brutto né buono, ma prezioso. È grazie a lei che mi sono appassionata alla cucina, fino a farlo diventare uno dei miei tanti interessi professionali. Quando poi sono nate le mie due figlie, mi sono indirizzata ancora di più verso una cucina naturale e questo mi ha portato anche a livello professionale a sperimentare e a collaborare con alcuni chef e a cimentarmi con la cucina a domicilio, ma soprattutto ad organizzare eventi in cui non manca mai anche una condivisione enogastronomica. Una delle mie figlie, in particolare, ha preso da me la passione per la pasta fresca: trovo che questo sia un bellissimo modo per tramandare le tradizioni popolari che appartengono alle famiglie italiane.
69