Il Panificatore Italiano - Maggio 2025 | Page 55

Speciale Pasta in panificio • il marketing

La scarsità

delle materie prime e il saper fare

Qualsiasi prodotto produciate o vendiate, anche la pasta, deve avere un posizionamento che ne condiziona la produzione e il prezzo. Vediamo qualche suggerimento su come inserire o considerare la pasta
di Carlo Meo- foto Adobe stock

Tutti noi siamo stati abituati a vivere in un mondo caratterizzato dal benessere, dove i prodotti alimentari si trovano in abbondanza e costano( relativamente) poco. O, almeno, era così fino a poco tempo fa. Una volta in un supermercato ho contato 500 diverse referenze di biscotti: intendo proprio referenze non prodotti, quindi, i krumiri normali e quelli al cioccolato valevano doppio. Non siamo abituati a pensare che nel mondo del food ci sia scarsità di prodotti e materie prime e che aumenti- anche di molto- il prezzo. Invece dovremmo abituarci a questo genere di situazioni nei prossimi anni. Perché? La risposta è facile e molto contemporanea: basta che un signore si alzi la mattina in Usa e decida di mettere dei dazi creando una guerra commerciale mondiale, che già la prospettiva cambia … Che dire poi del cambiamento climatico che causa una diminuzione nella produzione di caffè e di cacao, alimentando ovviamente anche la speculazione? E la sottovalutazione dei problemi, ormai una filosofia di vita, non fa che alimentare l’ incertezza e la mancanza di prevenzione e si una soluzione ai problemi stessi. Infine, l’ influenza aviaria in USA che rende le uova introvabili e carissime, tanto per fare un esempio, almeno da loro. L’ impatto di questi fenomeni sui consumatori è evidente a tutti: scrivo da un paesino della Spagna dove fino all’ anno scorso l’ espresso, non tanto buono, costava solo un euro, e oggi, più buono costa 1,50 euro. Un bell’ esempio: di fronte all’ aumento dei prezzi, cresce la qualità media, sarà mica per questo che il Pil della Spagna corre come una locomotiva, mentre quello dell’ Italia è una lumaca?

Le conseguenze per gli artigiani
L’ impatto di questi fenomeni sugli operatori del settore e sui loro modi di lavorare invece è meno analizzato e studiato: a parte una sequenza di lamentele fini a se stesse, c’ è il nulla, appunto perché non si analizzano cause e le conseguenze del rincaro delle materie prime. Le aziende produttrici di materie prime, per esempio, riempiono sempre meno i distributori, il famoso sell-in, perché a loro volta non vogliono investire per produrre materie prime o semilavorati. Sarà mica per questo che c’ è oggi la corsa e crearsi una propria rete di distributori? In questi giorni alcune aziende, veloci a rispondere agli umori del mercato, proprio partendo dalla carenza e dal rincaro delle uova, stanno proponendo prodotti a base di enzimi e di acqua sostitutivi delle uova per i lievitati, ma che non influiscono sul gusto. Non so quanto costino questi prodotti( di più o di meno di un uovo?) ma l’ operazione di marketing è da premio Oscar. Il messaggio è chiaro: le uova scarseggiano, quelle allevate a terra sono sempre più diffuse e costose, perché non passi a un sostitutivo dell’ uovo stesso?
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