Sotto, un momento dell’ incontro che si è tenuto alla Camera dei Deputati con i relatori della giornata: Paolo Caracciolo, Vincenzo Barbieri, l’ on. Chiara Maria
Gadda, Walter Cricrì e Atenaide Arpone.
Lo scorso 25 marzo, nella prestigiosa cornice della Sala Stampa della Camera dei Deputati, abbiamo avuto l’ onore di celebrare i 15 anni di attività dell’ INAP, un traguardo che rappresenta non solo la sintesi di un percorso intenso, ma anche il punto di partenza per una nuova e determinata fase progettuale. L’ evento ha rappresentato un momento di confronto e di condivisione con esponenti delle istituzioni, delle organizzazioni professionali, del mondo della panificazione e della ristorazione, ma anche un’ occasione per presentare pubblicamente alcune delle proposte concrete che intendiamo portare avanti nei mesi a venire.
Sopra, dall’ alto, un selfie dell’ on. Chiara Maria Gadda con Vincenzo Barbieri( a sinistra) e Walter Cricrì a destra.
In basso: Walter Cricrì, Direttore di INAP.
Un obiettivo ambizioso: l’ Albo Nazionale degli Assaggiatori di Pani
Tra le proposte più significative emerse, quella a cui teniamo particolarmente è l’ istituzione di un Albo Nazionale degli Assaggiatori di Pani, ispirato all’ esperienza dell’ olio extravergine d’ oliva e strutturato secondo un modello di gestione territoriale attraverso le Camere di Commercio. Un sistema capace di garantire riconoscibilità, professionalità e rigore nella valutazione sensoriale dei prodotti da forno, a partire dal pane artigianale, patrimonio vivo e identitario del nostro Paese. Il ruolo dell’ INAP sarà quello di mettere a disposizione il proprio Metodo INAP ©, le competenze maturate e gli strumenti già collaudati, come l’ applicazione InAPP, per offrire supporto tecnico, formazione e strumenti di comunicazione e narrazione delle caratteristiche dei Pani Territoriali.
Focus sui“ pani stagionabili”: una ricchezza da riscoprire
Un’ altra tematica che abbiamo voluto sottolineare è quella della valorizzazione dei pani stagionabili: pani che, per caratteristiche di struttura e processi produttivi, possono essere conservati e valorizzati nel tempo, entrando a pieno titolo in percorsi gastronomici virtuosi e sostenibili. La loro riscoperta e il loro riconoscimento ufficiale, anche attraverso l’ analisi sensoriale, rappresentano un’ occasione concreta per ridurre lo spreco alimentare, tutelare le produzioni locali e rilanciare una cultura del pane colta, consapevole e accessibile a tutti.
Un pane da raccontare, non solo da mangiare
Distinguere il“ nutrirsi” dal“ gustare” è oggi più che mai fondamentale. Il Pane Artigianale non è solo alimento: è territorio, tradizione, cultura e racconto. Per questo, proponiamo che ogni pane, ogni tipologia, ogni produzione venga riconosciuta e narrata attraverso le apposite“ chiavi di lettura sensoriali”, sviluppate dall’ INAP, che permettono non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai ristoratori, ai consumatori, alle scuole e ai promotori turistici e culturali di comprenderne le peculiarità e trasformarle in valore.
Il dopo 25 marzo: nuove energie per nuove sfide
La giornata alla Camera dei Deputati ha rappresentato una tappa fondamentale, che ci ha restituito una grande energia e la conferma che il percorso intrapreso ha trovato ascolto, riscontro e attenzione. Da oggi, con rinnovata determinazione, ci aspettano nuove iniziative: attività formative già in cantiere in Sicilia, in Emilia Romagna e in Calabria, in collaborazione con l’ Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Agraria; e poi l’ impegno nel“ Premio Roma Pane” con la CCIAA di Roma, il Concorso“ Pani, Mani e Tradizioni” a Villarosa( EN), e soprattutto un coinvolgimento attivo delle organizzazioni e istituzioni di settore per scrivere insieme un documento condiviso per la tutela della panificazione artigianale italiana.
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