Il Panificatore Italiano - Giugno 2025 | Page 82

Pane e impresa • L’ intervista / Martin Lang
Photo: Diritto d’ autore privato).
In alto: l’ esterno del panificio e pasticceria. A sinistra: Martin Lang mostra una delle torte di loro produzione.
Si può inserire in modo graduale nell’ attività dell’ a- zienda? In che modo? « Sì, e lo raccomandiamo sempre, se possibile. Riduce i rischi e rispetta il ritmo di cambiamento dell’ azienda. A volte le aziende sono impazienti e vogliono fare tutto in una volta. In questi casi aiutiamo a stabilire le priorità e suddividere il lavoro in tappe chiare. La logica è semplice: costruiamo il nuovo sistema in parallelo con quello vecchio. Poi facciamo una prova. Se tutto va bene, pianifichiamo il giorno della migrazione. Formiamo gli utenti e scegliamo una data che non interferisca con il lavoro. Per esempio, non si fa il passaggio il giorno prima di Natale ».
Al sigep avete ottenuto un importante riconoscimento: è il segno che la mentalità italiana sta cambiando? « L’ Italia è e resterà sempre una grande nazione del cibo, con una cultura gastronomica esportata in tutto il mondo. Ma credo che oggi il Paese sia più aperto alle idee e all’ innovazione che vengono dall’ esterno oppure dal basso. Soprattutto la nuova generazione di italiani, che ha una mentalità e aspettative diverse nel lavoro. Detto questo, interpreto il riconoscimento come la prova che la tecnologia può aiutarci a risolvere grandi sfide, come la lotta allo spreco alimentare. Un tema particolarmente rilevante nel nostro settore. Nessuno
vuole perdere vendite per mancanza di prodotti, ma nemmeno produrre troppo e buttare il fresco invenduto ». Non si tratta solo di usare meglio le risorse o aumentare i profitti. È anche una questione morale. Rispetto per il cibo, in un mondo dove c’ è bisogno appena fuori dalla nostra porta. Mio nonno, originario di Vienna, fu mandato in Norvegia dopo la Prima guerra mondiale per una“ cura d’ ingrasso”, a causa della fame. E finì, guarda caso, in un panificio. Anche questo fa parte della nostra motivazione quando abbiamo deciso di investire nell’ intelligenza artificiale per prevedere le vendite del giorno successivo. È ancora più gratificante quando arrivano i risultati. Ad esempio, una catena di panetterie a Oslo ha ridotto gli sprechi fino al 38 % in alcuni punti vendita, registrando allo stesso tempo un aumento delle vendite superiore al 20 %. Con la nostra soluzione, in pochi mesi hanno recuperato 8 volte il costo della licenza – solo grazie alla riduzione degli sprechi. È questo il percorso con cui supportiamo il settore. Lungo la strada, contribuiamo a preservare i posti di lavoro locali e le tradizioni alimentari, rendendo il settore più sostenibile e redditizio. E, ogni tanto, a rendere un passaggio generazionale in un’ azienda di famiglia un po’ più sereno. Per maggiori informazioni: inquadrare il QR code qui a destra.
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