Il Panificatore Italiano - Giugno 2025 | Page 35

Quando la rigenerazione passa( anche) per il pane

Filiera corta, grani antichi e forno agricolo: Terraprospera è un progetto ad alto contenuto valoriale, ma anche un virtuoso esempio di economia circolare, ideato per contribuire alla rigenerazione delle aree urbane del nostro Paese.
di Valeria Maffei- Foto: courtesy of Terraprospera

Ilaria Santandrea e Raffaele Pozzi arrivano nelle Marche, da Biella lei e da Como lui, nel 2016, una settima prima del sisma del 30 ottobre. L’ obiettivo, quello di dedicarsi ad un progetto di rigenerazione delle aree interne. Per un anno studiano- come si dice in permacultura- il territorio per poi iniziare a lavorare i loro campi: oggi 40 ettari di terreno coltivati a grani antichi, in regime biologico e che seguono i principi dell’ agricoltura organica rigenerativa. « Abbiamo viaggiato da Fano fino alla Maiella per cercare un luogo che avesse le caratteristiche che cercavamo, che non fosse troppo lontano dalle città e con una buona presenza di agricoltura multifunzionale » spiega Ilaria. « Approdati a Loro Piceno abbiamo chiesto la consulenza di alcuni genetisti esperti che ci hanno aiutato a selezionare i cereali antichi e a lavorare con il concetto del miscuglio evolutivo. Nei nostri campi si trovano quindi grani differenti, alcuni locali come il Verna o il Frassineto ed altri che vengono da fuori, ma tutti a basso tenore di glutine, di indice glicemico e ad alta digeribilità. Dai nostri grani, moliti da molini locali in pietra, otteniamo ogni anno circa 200 quintali di farina di grano tenero e un centinaio di farro monococco. La nostra idea, poi, è quella di lavorare con farine a fresca macinazione( la macinazione avviene infatti ogni quattro settimane circa) che, per quanto sicuramente più instabili, preservano intatti i loro valori nutrizionali ».

Da aree residuali a luoghi in cui tornare: le aree interne tornano a vivere
Nel 2019, poco prima dell’ inizio della pandemia, Ilaria e Raffaele rilevano un vecchio forno nel centro di Loro Piceno. « Abbiamo voluto ridare vita ad un’ attività storica, risa- lente alla seconda metà dell’ 800, che era stata abbandonata » ricorda Raffaele, « ne abbiamo preservato l’ anima e soprattutto il grande forno a legna, in mattoni a terra cruda che, quando la nostra produzione termina, si trasforma in un forno di comunità che chiunque può usare per cuocere le proprie ricette ». Insomma, il forno Terraprospera ha generato convivialità, ha creato un’ occasione in più per parlare di agricoltura e soprattutto ha ridato vita all’ intero quadrante in cui sorge. « La nostra idea è che le aree interne del nostro paese siano estremamente ricche di beni mobili e immobili e che qui si possano creare delle economie di piccola scala, che partano dall’ assoluto rispetto del territorio e possano trasformare queste aree da zone residuali in luoghi in cui tornare » proseguono Raffaele e Ilaria. E l’ ultimo step di questo progetto ad alto contenuto valoriale è stata l’ inaugurazione di un’ aula di terra di 12
Nella pagina a fianco: Ilaria Santandrena e Raffaele Pozzi.
In alto: il vecchio forno a legna del locale di Ilaria e Raffaele nel centro di Loro Piceno.
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