Pane e impresa • business plan e indicatori
Mai più alla cieca!
Il controllo dei numeri è fondamentale per una gestione aziendale efficace, poiché dati chiari portano a decisioni strategiche e sostenibili. Tra gli strumenti essenziali, il business plan rappresenta il punto di partenza per qualsiasi attività strutturata che punti al successo
di Lorenza Dalla Pozza
A
riportare recentemente l’ attenzione sul tema scuotendo la platea del Mi. Co. è stato Ferran Adrià, che ha denunciato tutt’ ora la mancanza di una visione economica nel mondo del food, definendola“ un vero dramma”: pur riferendosi per la verità alla ristorazione, il suo messaggio risuona con forza anche nel settore della panificazione. Un approccio basato su dati macroeconomici non dettagliati, purché corretti, sarebbe già un buon inizio: consentirebbe infatti di monitorare l’ andamento dell’ impresa in modo oggettivo, adottando in tempo le misure utili a correggere eventuali anomalie, per una crescita sana dell’ impresa. Il consiglio è, ovviamente, quello di affidarsi a dei consulenti di fiducia; al tempo stesso, è importante entrare nella“ cultura del controllo dei numeri”, facendo proprie le preziose informazioni che la nostra impresa produce. In un mondo sempre più complesso e concorrenziale, quindi,“ navigare a vista” ci espone al rischio di rilevare i problemi quanto ormai è troppo tardi. Ecco perché integrare il controllo di gestione nella quotidianità del lavoro è indispensabile: monitorare costi, ricavi e flussi finanziari, consente di ottimizzare le performance e garantire la sostenibilità dell’ azienda, operando in modo consapevole e strategico.
Un buon inizio: il business plan
Tra i primi strumenti con cui ogni imprenditore deve prendere confidenza, c’ è il business plan: questo documento stima la sostenibilità economica e finanziaria del progetto, dall’ idea agli investimenti, con un conto economico previsionale nel breve, medio e lungo periodo. In sostanza, esso permette di capire se l’ attività che abbiamo in mente può funzionare o meno, analizzando il valore del progetto imprenditoriale, gli obiettivi, le scelte commerciali e finanziarie, ma anche stabilendo il livello di fattibilità, fissando obiettivi e monitoraggi. Viene redatto anche con l’ obiettivo di convincere eventuali potenziali finanziatori. Si tratta di un documento unico, di qualche decina di pagine, che racconta“ la storia immaginata” della nostra futura azienda o del progetto. Deve risultare chiaro, strutturato e basato su dati concreti, sia descrittivi che numerici, e includendo riferimenti oggettivi e finanziari, passando per:
• analisi del contesto di partenza;
• presentazione del percorso ipotetico;
• definizione degli obiettivi;
• identificazione dei rischi, ipotizzando scenari economicofinanziari differenti.
La creazione del business plan
Le parti principali del documento sono: 1. Executive summary Una sintesi chiara e incisiva di: progetto imprenditoriale, obiettivi, mercato di riferimento e strategie chiave adottate dall’ azienda. 2. Descrizione Definizione dettagliata di: azienda e progetto, mission e vision, storia( se esiste), obiettivi a breve, medio e lungo termine. 3. Analisi di mercato Settore di riferimento e trend di mercato, analisi dei concorrenti, con loro punti di forza e debolezza, target di clientela( segmentazione e bisogni dei clienti), posizionamento. 4. Offerta Descrizione di: prodotti e / o servizi, vantaggi competitivi, valore aggiunto, innovazione e USP, ovvero“ Unique Selling Proposition”, cosa rende unica e distintiva la nostra proposta. 5. Marketing e vendite Canali di distribuzione, politiche di prezzo, strategie promozionali e pubblicitarie, piano per l’ acquisizione e la fidelizzazione della clientela. 6. Struttura Organizzazione aziendale operativa, ruoli chiave, processi, ma anche partnership e fornitori, tecnologie e strumenti utilizzati. 7. Piano economico-finanziario Investimenti iniziali, fabbisogno finanziario, previsioni di costi, ricavi e utili( bilancio previsionale), flussi di cassa( cash flow) e punto di pareggio( break-even point), fonti di finanziamento e sostenibilità economica. 8. Analisi dei rischi e strategie di mitigazione Principali rischi di mercato, operativi e finanziari. Strategie di gestione e riduzione del rischio, con piani di emergenza. A supporto del business plan vengono forniti altri documenti, tra cui, ad esempio: curriculum del titolare, di soci e manager, studi di mercato e dati statistici, contratti, brevetti o licenze rilevanti.
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