IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Seite 219
elezioni papali e, da Roma, dirigevano il mondo cristiano. Sebbene il nemico principale
erano proprio i Golen, si sarebbero opposti a Filippo IV come Nemico esterno attraverso il
Papa e come Nemico interno attraverso i loro Ordini monastici, guerrieri e finanziari. II) Gli
Ordini Golen Benedettini: la Congregazione di Cluny, l'Ordine Cistercense e l'Ordine dei
Templari, che usavano il Regno di Francia come base operativa. III) Il Popolo Eletto, con il
suo compito permanente di corruzione e destabilizzazione. IV) La Banca lombarda,
proprietà delle Case Guelfe d'Italia. V) La Casa Reale Inglese, controllata dai Golen
anglosassoni e proprietaria di grandi feudi nel Regno di Francia. VI) Alcuni Signori feudali
vassalli del Re di Francia, come ad esempio il Conte delle Fiandre, che tradiva il Re in
favore della Casa Reale Inglese, motivati da interessi commerciali e finanziari, cui non
erano estranei i numerosi e ricchi membri del Popolo Eletto che infettavano le città
fiamminghe e inglesi, e per l'influenza di anti-francese dei Golen anglosassoni.
Terzo: costruire le Mura strategiche. È inutile chiarire che Felipe IV non
raggiunse il terzo obiettivo del modo di vita strategico perché, se fosse accaduta una cosa
del genere, la storia dell'umanità avrebbe preso una strada completamente opposta e non
si troverebbe oggi, di nuovo, nei momenti precedenti all'istituzione del Governo Mondiale e
la Sinarchia del Popolo Eletto. L'applicazione del Principio del Recinto, brillantemente
eseguita da Filippo il Bello, gli costò la vita per mano del Nemico interno, ma servì a
segnalare il totale fallimento dei piani della Fratellanza Bianca per quell'Epoca. E gli
Uomini di Pietra e i Pontefici Iperborei, che all'interno del Circulus Domini Canis
attendevano l’occasione di applicare la Saggezza Litica per costruire le Mura Strategiche,
dovettero sospendere il progetto a causa della mancanza di attitudine iniziatica nei
successivi Re, che immersero il Regno , ormai diventato Nazione Sovrana, in molteplici
difficoltà, una delle quali fu la Guerra dei Cent'anni.
Trentasettesimo Giorno
Filippo IV il Bello, Celestino V
Ci avviciniamo, caro dottor Siegnagel, alla svolta nella storia di Filippo IV, cioè, al
momento in cui i piani della Fratellanza Bianca, sviluppati durante i precedenti settecento
anni dai Golen, falliscono. Avevo già indicato dove avrebbe dovuto iniziare la Strategia del
Re iniziato: Occupazione dello spazio reale e Recinto. Quindi il nemico interno doveva
essere eliminato per salvaguardare il misticismo nazionale, che è il campo d'azione
effettivo della Funzione Reale. I concetti di Sapienza Iperborea che ho esposto negli ultimi
giorni, e che, allo stesso modo furono assimilati da Felipe IV nel XIII secolo, permettevano
l'accesso a una diversa visione strategica, dal quale punto di vista gli atti del suo regno
acquisivano il suo vero significato. Filippo IV riceve la Corona di Francia nel 1285: ed
eredita da Filippo III, in quel momento, il disastro militare della Crociata contro Aragona e
l'obbligo del Regno di investir suo fratello Carlo con le Corone di Pietro III. Ma Filippo IV