IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 180
completa.
"Eminenze: ora capisco le vostre riserve", disse l'intagliatore, ancora eccitato.
- Voi indubbiamente, con l'autorizzazione del Signore, mi avete permesso di
guardare in Cielo e contemplare la Santissima Madre. Siate certi che, anche se lo
ricorderò sempre, e la mia Opera rimane una testimonianza di questa visione, la sua
origine non uscirà mai dalla mia bocca. Come mi avete avvertito all'inizio, ne rispondo con
la mia vita! Ma - eccolo socchiudere e riflettere ad alta voce, con se stesso - cos'è la
Morte, di fronte alla possibilità ancora più spaventosa di perdere il favore della Madre di
Dio, di mancarle? Io compirò!
-Continuava adesso gridando- Oh, sì. Io rispetterò Per lei compirò! - Pensi di poter
scolpire la statua di cui abbiamo bisogno? Birsa chiese, senza molta considerazione per lo
stato mistico del monaco scultore.
-Oh sì! Metterò tutta la mia Arte e la Divina Ispirazione che ora mi invade, per dare il
tocco più perfetto a questa immagine! E indicò gli schizzi delineati a carboncino sulla pelle
pregiata della pergamena.
In quella era esposta una Madre Sublime, dotata di un bel volto di tratti israelitici e
vestiti di eguale nazionalità, che copriva la testa con una lunga manta, fino al di sotto della
vita, tenendo il Bambino con la mano sinistra, mentre nella destra Portava uno scettro
coronato da un Melograno. Il corpo della Madre dava l'impressione di essere
leggermente inclinato a sinistra, forse per lasciare che il Bambino Divino occupasse il
centro della scena. Il Bambino, d'altra parte, guardava dritto davanti a sé e benediva
quello che stava osservando con un gesto della mano destra, mentre nella sinistra
sosteneva uno sphaera orbis terrae. Sia la Madre, sia il Bambino erano incoronati: la
Madre indossava la Corona della Regina, che il disegnatore appuntò, doveva essere
costruita in oro puro; e il Bambino aveva un’aureola fatta con un anello d'argento, tre fiori
di mandorlo separati in proporzione: dal sesto petalo di ogni fiore, sorgevano nove raggi,
simbolo dei Nove Poteri del Messia. Ai piedi della Vergine, vari simboli, come conchiglie e
pesci, indicavano la natura marina della vocazione: lei stessa era appoggiata sulle onde.
"Fino a un certo punto ci fidiamo di te, ma sarai comunque osservato", disse Birsa,
dopo aver esaminato lo schizzo. Ci piace quello che hai visto e quello che pensi di fare.
Sei fortunato, Servo di Dio! Ora ritirati nella tua cella, hai molto da pregare e meditare.
Qualche istante dopo i sei si riunirono nuovamente di fronte al Sepher Icheh.
- Che cosa ha visto il monaco, oh Immortali? Certamente non questa figura della
pagina Lamed, - chiese l'Abate di Claravalle.
"Certamente no, " rispose Birsa "Bera ha fatto mangiare allo scultore un grano di
quel frutto" e indicò il Melograno Binah.
- In effetti; - Confermò Bera - abbiamo permesso al monaco di vedere il Settimo
Cielo, il Palazzo dove dimora il Messia, tra le braccia amorevoli di sua Madre Binah. E ha
visto la Madre e il Messia, la Divina Coppia di Aspetti YHVH che governano il Settimo
Cielo: Madre Binah, liberando l'Intelligenza Creativa di YHVH Elohim con il Fuoco Caldo
del Suo Amore; e il Respiro del YHVH che è l'Anima del Messia, il Bambino la cui Forma è