IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 170
leggende greche, i Ciclopi fabbricarono l'arco e le frecce di Apollo, l’Iperboreo, e quelli di
sua sorella Artemide, la Dea Orsa; in precedenza, durante la guerra di Jehovà Kronos,
Zeus fu munito delle armi dei Lampi, dei Fulmini e del Tuono; a Poseidone, Re di
Atlantide, l'Arma del Tridente; e ad Ade, o Vides, il famoso Elmo dell'Invisibilità. Dopo la
Battaglia di Atlantide e del Cataclisma che sommerse il continente, gli Atlanti Bianchi
dovettero marciare verso le terre infernali, dove solo abitava l’animale uomo e le razze
Ibride più degradate della Terra: è allora quando nasce la leggenda che rappresenta i
Ciclopi, Divini Costruttori, vagando per le regioni Infernali. E durante il loro transito per
quelle terre di follia, lo abbiamo già visto, erano seguiti da vicino dagli Atlanti oscuri, gli
scagnozzi di Kronos-Jehovà.
Ma Kronos, nonostante tutti i suoi sforzi, non può impedire la nascita di Zeus, un
altro Figlio dell’Origine. L'immagine di Zeus è stata atrocemente degradata dai Sacerdoti
del Patto Culturale, inoltre, tornando alle versioni più antiche del Mito, è possibile
riconoscere in Lui Kristos Lucifer, il Signore di Venere che discese ad Atlantide per
portare il Gral che avrebbe permesso l'orientamento e la liberazione dello Spirito
incatenato alla Materia, il risveglio dello Spirito dell'Uomo. Ecco perché Zeus è un
alleato naturale dei Ciclopi, che gli forniscono le Armi con cui sconfigge Kronos-Jehovà e
rafforza il suo potere nella regione olimpica della Terra, cioè in K'Taagar (Agartha), dove
inizia il Cammino verso Venere. Zeus-Lucifer combatte contro Kronos-Jehovà in
compagnia di Poseidone e Ade e con il supporto tecnico dei Ciclopi. Una volta vincitori, in
una versione primitiva della Battaglia di Atlantide, gli Dei si sistemano in certe parti
dell'Universo: Zeus-Lucifer va verso l'Olimpo, cioè a K'Taagar, ma, attraverso la sua Porta,
la sua vera dimora la costituisce "in Cielo", cioè su Venere; Poseidone in Atlantide, come
Re, e anche come Dio del Mare; e Ade va ugualmente a K'Taagar, ma senza tornare su
Venere, come fece Zeus-Lucifer, ma rimanendo come Signore della Dimora Terrestre
degli Dei Liberatori dello Spirito dell'Uomo, un luogo che i Sacerdoti del Patto Culturale,
come ho spiegato il decimo giorno avrebbero identificato con il Tartaro infernale: Ade è,
quindi, Vides, il Signore di K'Taagar.
Con Demetra, una Figlia dell’Origine, Zeus genera Persefone, cioè Proserpina, la
Dea che i sacerdoti romani di Saturno-Crono-Jehovà, evocarono in Rus Baal, per il suo
Culto e alla quale dedicarono il tempio cartaginese di Baal Moloch-Jehovà. Questa era
una Dea Crudele, che viveva nel Tartaro infernale insieme a Ade e conciliava
perfettamente con quella remota regione della Tartesside, famosa per le antiche leggende
che la contrassegnarono come residenza di Medusa. Demetra era la Dea del Grano, che
ha dato agli uomini per la prima volta quel cereale, e viveva con Zeus sull’Olimpo. Non
aveva altri figli, tranne Persefone, che fu rapita da Ade e condotta nel Tartaro in un
palazzo che richiedeva attraversare la Terra dei Morti per raggiungerlo. Racconta il Mito
greco che allora, rattristata per la sua assenza, Demetra abbandona l'Olimpo e scende
sulla Terra per cercarla, perché ignorava il suo luogo di permanenza infernale. Scopre
così che Zeus è stato complice di Ade nel rapimento. Durante nove notti Demetra cerca
invano Persefone, portando una torcia in ogni mano; infine, guidata da Ecate, la Dea della