IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 119

Nobili di Sangue, Nobili o plebei, ricchi o poveri, la Fiamma del Fuoco Freddo, l’A-mort della Dea Pirena, che chiamavano semplicemente “la Dama” o “la Saggezza”; e i Nobili di Sangue, se comprendevano il Trobar Clus, si convertivano in Cavalieri sposati alla Spada, una Vruna di Navutan , che in alcune occasioni consacravano una Dama in carne ed ossa, una Donna Kalibur che fosse capace di immortalarli Più in Là dell’Oscurità Infinita del Suo Segnale di Morte. Ventunesimo Giorno L’urgenza dei tempi aveva obbligato i Catari a esporsi pubblicamente, atto che avrebbe causato, presto o tardi, l'inevitabile attacco della Chiesa Cattolica. I benedettini, cluniacensi e cistercensi, cominciarono ben presto a elevare le loro proteste: già nel 1119, l'anno in cui i nove Golen si installano nel Tempio di Salomone, il Papa Calisto II fulmina con la scomunica gli eretici di Tolosa. Ma tali misure non produssero nessun effetto. Nel 1147 l’Abate di Claravalle, San Bernardo, Capo Golen della cospirazione dei templari, percorre la Linguadoca ricevendo da tutte le parti mostre di ostilità da parte del popolo e della nobiltà signorile. Da allora sarà il Cister chi si occuperà di accendere l'odio per formare un nuovo popolo Perseo per distruggere il "Dragone occitano”. Ma i Catari, lontani dallo spaventarsi a morte per queste minacce, convocano nel 1167 un Concilio Generale a San Felix di Caraman (oggi Saint-Félix de Lauragais): in quel luogo si decidono a dividere il paese, allo stesso modo della Chiesa Cattolica, in vescovati e parrocchie. La Chiesa Catara, allora, si organizzava in base a Vescovi, Presbiteri, Diaconi, Fratelli maggiori, Fratelli minori e rispondeva con argomenti superficiali a coloro che sostenevano le accuse di eresia. Tuttavia, dal punto di vista interno, solo esistevano due gruppi: i "credenti" e gli Eletti. I credenti costituivano la massa di coloro che simpatizzavano con il fatalismo o professavano la sua fede, però senza raggiungere l'iniziazione dello spirito Santo che caratterizzava gli Eletti più ultimi, in cambio, erano stati purificati dallo Spirito Santo e per questo i credenti li chiamavano puri, ossia, Catari. Bisogna chiarire che l'iniziazione al Mistero Cataro, essendo un atto sociale come ogni iniziazione, si differenziava dalle iniziazioni ai Misteri Antichi dal fatto che la forma rituale era ridotta al minimo: in effetti, i Catari, gli Uomini Puri o Iniziati, avevano il Potere di comunicare lo Spirito Santo ai credenti per mezzo dell'imposizione delle mani, e per mezzo del quale il credente si poteva anche convertire in Cataro; perché tale miracolo occorresse bisognava disporre di una "Camera Iperborea", nella quale il credente si posizionavano e riceveva il consolamentum dalle mani degli Uomini Puri; inoltre la Camera Iperborea non era nessuna costruzione materiale, come i Templi dei Golen, ma un concetto della Saggezza Iperborea degli Atlanti Bianchi la cui realizzazione costituiva in un segreto gelosamente custodito dai Catari: per fare chiarezza, dottor Siegnagel, vi dirò che era costituito dagli stessi principi che ho già spiegato nel Terzo Giorno come fondamenti del "modo di vita