IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 118
Aristocrazia del Sangue Puro, basata nei Signori del Sangue e della Terra, come quella
che, saggiamente, avrebbe cercato di promuovere Federico II Hohenstaufen.
E arriviamo qui alla causa occulta dell’espansione catara del secolo XII: a quei tempi
esisteva la convinzione generalizzata tra gli occitani, incomprensibile per coloro che
non possedevano purezza razziale o che non conoscevano la Saggezza Iperborea,
che era prossimo ad arrivare, o era già arrivato, uno di quei “momenti della Storia”
nei quali nasceva il Leader Razziale, L’Imperatore Universale dello Spirito e del
Sangue Puro. Era un presentimento comune che nasceva da una parte intima e univa
tutti nella sicurezza dell’avvenimento regio. E quest’unità spontanea era causa di profonde
trasformazioni social: sembrava come se tutti gli sforzi del popolo si fossero prontamente
coordinati in un’impresa spirituale congiunta, in un progetto la cui realizzazione
permanente era la generazione della brillante civiltà di Oc. La poesia, la musica, la danza,
il canto corale, la letteratura, raggiungevano lì un grande splendore, mentre si sviluppava
una lingua romantica di squisita precisione semantica, molto diversa dall’idioma più
barbaro dei franchi dell’Est: era la “lingua di Oc”o “lingua d’Oc”, che dette nome alla
provincia di Linguadoca. Nella struttura di questa civiltà nascente, come uno dei suoi
elementi principali, sarebbe sorto il Catarismo, che già non sarebbe allora “un’eresia
cattolica”, come pretendeva la Chiesa Golen, né una religione trapiantata dall’Asia Minore,
come pretendevano altri. Al contrario, il catarismo era l’espressione formale dell’unione
spirituale che esisteva a priori nella società occitana: era il Gral, così credevano tutti,
quello che univa la società occitana e costituiva il fondamento della religione catara.
Ma il Gral, al comunicare la prossima venuta dell’Imperatore Universale, annunciava
anche la Guerra, l’inevitabile conflitto che la sua Presenza avrebbe portato alle Potenze
della Materia, forse la Battaglia Finale, se i tempi erano maturi per quello. Il “momento
storico”dell’apparizione del Gral esigeva, perciò, una speciale predisposizione del popolo
per affrontare la crisi che fatalmente sarebbe avvenuta: era tempo del risveglio spirituale e
della rinuncia materiale, discriminare chiaramente tra il Tutto dello Spirito e il Niente della
Materia. Allora Voi comprenderete dottor Siegnagel, perché i Catari si organizzarono come
Chiesa e si dedicarono a predicare pubblicamente la Saggezza Iperborea: stavano
preparando il popolo per il momento storico, stavano fortificando la sua Volontà e
cercando di fargli raggiungere lo “Stato di Grazia” che i tempi richiedevano. Se
sopraggiungeva l’Imperatore Universale, Kristos Lucifer sarebbe stato più vicino che mai
allo Spirito prigioniero dell’Uomo, favorendo la sua liberazione: per questo i Catari
annunciavano l’imminente arrivo di Lucibel e spronavano il popolo nel dimenticare la
Materia e fissare gli occhi interiori solo su di Lui. Se sopraggiungeva l’Imperatore
Universale, si sarebbe richiesto di uomini profondamente spirituali, che possedessero la
Saggezza Iperborea e si trasmutassero per il Ricordo dell’Origine, per la rivelazione della
Nuda Verità di Sé Stesso, vale a dire, si avrebbe avuto bisogno di Uomini di Pietra: per
questo i Catari istruirono e rilasciarono migliaia di trovatori iniziati nel Culto del Fuoco
Freddo della casa di Tharsis; essi avevano la missione di ricorrere il paese e accender nei