Una felicità negata
La giovane Gertrude e il suo conflitto interiore
La biografia di Gertrude è innanzitutto la testimonianza storica del fenomeno tanto drammatico quanto diffuso della monacazione forzata.
Questo costume oppressivo trova
numerose testimonianze storiche e
letterarie, precedenti o contemporanee agli anni in cui Manzoni scrive il
suo romanzo.
Gertrude proviene da una famiglia
nobile e le viene impartita una rigida educazione.
Nella sua narrazione, l’autore si sofferma però non tanto sui peccati
commessi dalla giovane quanto sulla violenza familiare da lei subita. La
ragazza era stata, di fatto, forzata
dal padre a prendere i voti contro la
sua volontà, con l’unico scopo di
conservare intatto il proprio patrimonio a favore del primo figlio maschio.
La vocazione imposta e non sentita
rende Gertrude una donna infelice e
soggetta a peccare, ma allo stesso
tempo tra le passioni che agitano
violentemente il suo spirito si ravvisa
un profondo senso di colpevolezza.
E’ proprio questo conflitto interiore
tra malvagità e pentimento che dà al
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