Il Michelangelo n° 4 a.s. 2013/14 | Page 20

La passione del Signor Gianni che gli uomini lì presenti erano tutti plutocrati, che impronti e con ignorantaggine cercavano di corrompere il banditore ad ogni offerta. Così il signor Il Signor Gianni, bibliofilo e bibliomane come pochi al mondo, ha passato tutta la sua vita tra una libreria, un’edicola e un’asta, a leggere e collezionare i libri più interessanti, particolari, antichi e rari che trovasse. Ed in effetti, lui era un tipo piuttosto bislacco, vestiva in modo strano e aveva l’abitudine di indossare una cravatta appariscente con tanti girigogoli dorati. Aveva inoltre atteggiamenti molto strani ed allegri ed era alquanto fonofobo, tanto da essere quasi foraneo al paese dove viveva e per questo conosciuto da tutti. Chiunque entrasse nella sua casa, non vedeva altro che libri. Li teneva ovunque: sulle mensole, dentro gli scaffali e addirittura sul suo letto ed era così attento a forbirli e sistemarli quand’erano fuori posto, che sembravano il suo tesoro più prezioso. Ne aveva di tutti i tipi, alcuni sul fondamentalismo, altri di carattere forense, altri ancora gnomici e quelli a cui teneva di più, sull’iconoclastia. Però, dato che era ormai anziano e non aveva più la forza di un tempo, decise di partecipare ad un’ultima asta, prima di interrompere la sua collezione. Non avrebbe mai rinunciato a quest’ultima occasione di accaparrarsi un libro, poiché parlava di un argomento per lui molto interessante: la globalizzazione. Arrivata la data tanto attesa, Gianni partì oltrecortina, poiché il luogo dell’asta si trovava in Russia, in quel periodo tremendamente innevata. Arrivato, cominciò ad osservare quelli che erano lì con lui. Avevano tutti delle facce molto serie e concentrare sul prezzo da proporre. Invece il Signor Gianni era tranquillissimo e con improntitudine aspettava l’inizio fischiettando. Si sedette poi accanto a lui un uomo, un vecchio omeopata anche lui amante di libri e gli sorrise facendogli un cenno con la mano per salutarlo. Iniziò l’asta e fu lì che Gianni entrò nel panico: si accorse Gianni decise, con furbizia, di stare in silenzio e fare lo gnorri per quasi tutta la durata dell’asta. Nel frattempo il prezzo proliferava sempre di più ed un ragazzo, forfetizzato da un riccone a non cedere a nessuna offerta, lo aumentava costantemente. Ma, fortunatamente, il vecchio aveva un asso nella manica: un bel mucchio di soldi messi da parte negli anni precedenti. Arrivò il suo momento e improvvisamente iniziò a parlare ad alta voce del libro e con un calembour riuscì a confondere per qualche minuto tutti i partecipanti ed a proporre e portare a termine la sua offerta. Di sicuro non si procurò la simpatia del