Il Michelangelo n° 4 a.s. 2013/14 | Page 16

“Educare.it” La nuova società degli adolescenti I ragazzi chiedono sostegno, non indifferenza Forse uno degli argomenti emotivamente più delicati è l’adolescenza, quel periodo caratterizzato da un turbine emotivo pronto ad esplodere. O, almeno, così si crede. In realtà, soprattutto oggi, si assiste ad una sostanziale indifferenza emotiva. I giovani sono troppo assorti nei loro tipici pensieri adolescenziali per prestare attenzione ai gesti che compiono. Indifferenza emozionale causata dall’eccessiva abbondanza di stimoli esterni e dalla carenza di comunicazione. Ma da cosa sono stimolati allora i nostri giovani? Dai media, ovviamente. Quelle immagini, quei miti televisivi e soprattutto il mondo virtuale di internet creano attorno a loro una fitta barriera di solitudine e la mancanza di un’educazione emotiva li porta alla sempre più accentuata difficoltà a stringere legami reciproci e solidali. Cosa che senza ombra di dubbio renderà difficile la ricerca di una propria identità personale. Ma gli adulti? Potremmo pensare che quegli esseri, poiché esperienti e con quel pizzico di buon senso in più, aiutino i preadolescenti ad affrontare il grande e simbolico passaggio dall’infanzia alla vita adulta. Peccato che ciò sia ormai abbastanza raro, poiché la maggior parte degli adolescenti diventano tali da soli, senza l’aiuto di quegli adulti competenti. Le conseguenze sono molto evidenti: adolescenti che si aggirano nella società nelle vesti di personcine adulte, ma con l’animo ancora fragile e caratteristico di quel bambino che gattona e che ha bisogno di una mano per iniziare a camminare da solo. E senza figure adulte come punti di riferimento è plausibile che i giovani commettano azioni negative e che loro non considerano tali. Tutto questo ci porta ad una domanda: cosa è necessario fare allora, per indirizzarli sulla retta via? Bisognerebbe rivalutare l’idea che oggi noi tutti abbiamo della “regola” ed intenderla non come una privazione di libertà, ma piuttosto come una guida verso le difficoltà della vita adulta. Purtroppo quei principi etici e comportamentali, in teoria indispensabili, tutt’oggi mancano come i soldi dentro al portafogli e non è difficile dedurre che così la libertà tanto amata dai giovani degenera in mancanza di guida e di divieti. Ma non dobbiamo proprio pensare che i ragazzi siano davvero felici di questa situazione. Ebbene, la paura di affrontare le scelte della vita quotidiana che li t ܛY[