il Lettore di Fantasia
i tre cavalieri che fermarono un esercito
«Molto bene! Affare fatto, allora,» disse Aryn. «Io
sono Aryn Aevell, e questi rispettabili signori sono
Corwil Faer, Maestro di Spada, e Ser Nemus, cavaliere di
Juthlann.»
Corwil si tolse il mantello e andò a sedersi sul divano
scomodo, imitato da Nemus. «Il suo caffè?»
«Oh,» ridacchiò Nemus, «anche tu te lo sognerai,
dopo averlo assaggiato... fidati.»
Il pelosaggio le balzò in grembo. «Molto onorato,»
Corwil annuì, anche se non era sicuro di aver colto
disse. «Io sono Myr. Mi porterai tu, affascinante
l'allusione. «Quanti trofei,» disse osservando le pareti
cacciatrice? Non posso stare al passo con i vostri
letteralmente ricoperte di pelli, teste impagliate, corna
cavalli.»
lavorate, collane di zanne, ossa intagliate, e un'infinità di
Aryn ridacchiò. «Ma se lo fai da ore! Va bene, pigro
altre cose sulla cui natura il Maestro non riusciva a
golosone! Ti porterò nella mia bisaccia. Ma tu non
pronunciarsi. Non esisteva un solo punto dove le pareti
chiacchierare troppo, e soprattutto quando ti dirò di fare
del salotto fossero visibili; se non erano gli oggetti
silenzio dovrai stare attento a non emettere alcun
appesi a coprirle, allora era una libreria stipata di volumi
suono.»
fino all'inverosimile oppure uno scaffale stracolmo di
«Promesso!» disse Myr, appallottolandosi nella sacca
mappe, rotoli di pergamena, quaderni consumati dalle
a tracolla di Aryn. Dopo pochi istanti dormiva della
intemperie. A un certo punto Corwil si alzò e iniziò a
grossa, e l'udito allenato di Aryn poteva sentirlo appena
scorrere i titoli dorati sulle coste. «Storia, erboristeria,
russare.
economia, arte militare, ingegneria civile, astronomia,
5.
dove si mostra come quattro teste
pensino meglio di tre, di due e soprattutto di una ()ٕѕɥ