IL GIORNALINO DI CASA ITALIA il giarlino novembre 2018 | Page 4
Il giornalino
Novembre - 2018 - 14
ITALIANI AD ANKARA
masser
fall
Per il mese di novembre abbiamo
deciso di fare due chiacchiere con
Masser Fall, un giovane studente
Erasmus presso l’Università di Anka-
ra.Messer ha 25 anni, è nato a Torino
da mamma italiana e padre senega-
lese, ma da 17 anni vive in Sicilia, in
un piccolo paesino in provincia di
Caltanissetta. Al momento studia
lingue all’Università di Macerata.
Masser è un ragazzo dai mille talen-
ti ed interessi. Ha cominciato tardi
l’Università perché prima lavorava,
come barista, cameriere e graphic
designer, professione che continua a
svolgere tuttora. Dopo tutte queste
occupazioni però, Messer seguendo
la sua passione per le lingue, ha de-
ciso di mettersi a studiare, sceglien-
do il cinese e l’inglese. “Sono molto
affascinato dalla cultura orientale” ci
racconta “dopo che mi sarò laureato
ho intenzione di trascorrere un anno
presso l’Istituto Confucio a TianJin, su consiglio di
amici che già hanno vissuto là, oppure Chon Jcqing,
per i rapporti commerciali che da sempre questa
città intrattiene con l’Italia. Non vorrei andare a
Pechino, è troppo grande e anonima.” Nel futuro
Messer vorrebbe diventare insegnante di Italiano
per stranieri in Cina, e siamo certi che ci riuscirà
anche perché oltre ad essere bravo e motivato, l’in-
teresse per l’italiano in Cina così come per il cinese
in Italia come lui stesso ci riferisce sta crescendo in
maniera esponenziale di giorno in giorno. Sì, ma
in tutta questa storia, perché Messer è finto a fare
il progetto Erasmus proprio ad Ankara? “Be’ è stata
una scelta in parte dettata dal caso, voevo andare
in un posto dove non ero mai stato prima e le al-
ternative prevedevano il Portogallo, la Turchia e la
Polonia. Devo dire che alla fine sono molto conten-
to di essere capitato qui. Sono arrivato a settem-
bre e ripartirò a febbraio, a fine semestre. Quando
sono arrivato ero molto disorientato, soprattutto
all’Unversità perché non sapevo quali corsi avrei
dovuto seguire. Poi piano piano mi sono inserito.
Abito con un ragazzo turco. Le persone sono tut-
te molto gentili e disponibili, propri come da me
in Sicilia. La città è grande, non mi piace il traffi-
co ma è bello che sia così grande perché ogni gior-
no posso sbizzarrirmi a scoprire un posto diverso.
Ho girato anche un po’ la Turchia grazie alle gite
organizzate dal gruppo Erasmus, siamo andati ad
Istanbul, Izmir e Antalya, adoro il mare e tutti i pa-
esaggi mediterranei. Della cultura turca son rima-
sto colpito dal fatto che qui si beva molto tè, ma del
resto anche in Cina, anzi in Cina il tè si dice Chà,
proprio come il çay turco. E una cosa molto parti-
colare i fondi del caffè! Una mia amica turca mi ha
fatto la lettura dei fondi ed è stato molto diverten-
te...” Masser non sapeva che in turco la lettura dei
fondi si dice Fal, proprio come il suo cognome, che
coincidenza! Era proprio scritto nel suo destino
una sorta di collegamento con la Turchia : ) Bene
ringraziamo allora questo giovane così simpatico e
disponibile, gli auguriamo ogni bene per il futuro e
che possa realizzare tutti i suoi progetti.
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