Il Giornale dell'Installatore Elettrico, Marzo 2024 GIE_0072024001 | Page 71

TRANSIZIONE ELETTRICA 69 realizza un impianto fotovoltaico ); autoconsumatore di energia rinnovabile ( soggetto che possiede un impianto di produzione da fonte rinnovabile e che produce energia per soddisfare i propri consumi e condividere l ’ energia in eccesso con il resto della comunità ); consumatore di energia elettrica ( soggetto che non possiede alcun impianto di produzione di energia , ma che ha una propria utenza elettrica , i cui consumi possono essere in parte coperti dall ’ energia elettrica rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità ).
Come si costituisce una CER ?
Innanzitutto , è necessario individuare le aree in cui realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l ’ energia elettrica . Secondo passo è costituire legalmente la CER , sotto forma di associazione , ente del terzo settore , cooperativa , cooperativa benefit , consorzio , organizzazione senza scopo di lucro ecc ., ossia dotare la CER di una propria autonomia giuridica . Ogni CER deve avere in sostanza un atto costitutivo e uno statuto .
Solo gli impianti fotovoltaici possono far parte di una CER ?
No , sono compresi tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili ( per esempio idroelettrico , eolico , biogas , biomasse solide ecc .).
Quali requisiti devono avere gli impianti per accedere alle CER e quindi agli incentivi ?
Gli impianti di produzione da fonte rinnovabile devono avere una potenza non superiore a 1 MW . Possono essere impianti nuovi o già esistenti purché entrati in esercizio dopo il 16 dicembre
2021 ( data di entrata in vigore del D . lgs . 199 / 2021 ) e comunque successivamente alla regolare costituzione della CER . Inoltre , ai fini dell ’ accesso ai benefici previsti dal Decreto di incentivazione , gli impianti non devono beneficiare di altri incentivi sulla produzione di energia elettrica .
Esiste un vincolo geografico per la costituzione di una CER ?
Tutti i consumatori e tutti i produttori devono essere ubicati nell ’ area geografica i cui punti di connessione alla rete elettrica nazionale ( POD ) sono sottesi alla medesima cabina elettrica primaria . Sul sito del GSE è presente una Mappa interattiva che segnala le cabine primarie dislocate sul territorio .
Quali sono gli incentivi statali previsti per la costituzione di una CER ?
Per tutte le CER sono previsti incentivi sull ’ energia autoconsumata sotto due diverse forme : una tariffa incentivante sull ’ energia prodotta da FER ( Fonti Energetiche Rinnovabili ) e autoconsumata virtualmente dai membri della CER . Tale tariffa è riconosciuta dal GSE per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER ; un corrispettivo di valorizzazione per l ’ energia autoconsumata , definito da Arera – Autorità di Regolazione per Energia , Reti e Ambiente . Tale corrispettivo vale circa 8 €/ MWh . Inoltre , tutta l ’ energia elettrica rinnovabile prodotta ma non autoconsumata resta nella disponibilità dei produttori ed è valorizzata a condizioni di mercato . Per tale energia è possibile richiedere al GSE l ’ accesso alle condizioni economiche del ritiro dedicato .
Per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti , è previsto un contributo in conto capitale , pari al 40 % del costo dell ’ investimento , a valere sulle risorse del PNRR ( pari a 2,2 miliardi di euro ). Gli impianti ammessi a questi contributi non devono aver avviato i lavori prima della presentazione della richiesta di accesso e devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026 .
Quanto vale la tariffa incentivante riconosciuta da GSE ?
La tariffa incentivante è la somma di una parte fissa e di una variabile . La parte fissa varia in funzione della taglia dell ’ impianto , la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell ’ energia ( vedi Tabella 1 ). La tariffa incentivante si riduce
Potenza impianto sentazione delle richieste entro 45 giorni dalla data di pubblicazione delle regole operative . Il termine ultimo per la presentazione delle richieste è fissato al 31 marzo 2025 , a meno di un preventivo esaurimento delle risorse disponibili .
Qual è la differenza tra autoconsumo collettivo e CER ?
Entrambe le configurazioni si basano sull ’ autoproduzione di energia rinnovabile , ma si differenziano per la localizzazione degli impianti . Con l ’ Autoconsumo Collettivo ( AUC ) gli autoconsumatori , che agiscono collettivamente , sono situati all ’ interno dello stesso edificio o condominio : l ’ energia prodotta può essere condivisa tra i condomini o i coproprietari , ma è limitata al luogo specifico in cui viene generata . Con le CER , invece , gli impianti sono situati vicini tra loro , ma non
Tariffa incentivante Potenza < 200 kW 80 €/ MWh + ( 0-40 €/ MWh ) 200 kW < potenza < 600 kW 70 €/ MWh + ( 0-40 €/ MWh ) Potenza > 600 kW 60 €/ MWh + ( 0-40 €/ MWh ) Tabella 1 . Tariffe incentivanti riconosciute dal GSE
nella parte fissa all ’ aumentare della potenza degli impianti , mentre la parte variabile oscilla tra 0 e 40 €/ MWh in funzione del prezzo dell ’ energia ( al diminuire del prezzo di mercato dell ’ energia la parte variabile aumenta fino ad arrivare al massimo a 40 €/ MWh ).
Come si richiedono i contributi ?
La richiesta di accesso alla tariffa incentivante e al contributo ARE- RA deve essere presentata utilizzando il Portale informatico messo a disposizione dal GSE previa registrazione al link disponibile all ’ indirizzo internet areaclienti . gse . it . Il GSE aprirà lo sportello per la prenecessariamente all ’ interno dello stesso stabile . I numeri del GSE riportano che , al 30 giugno 2023 , in Italia erano presenti 109 configurazioni in autoconsumo collettivo : 74 gruppi di autoconsumo ( AC ) e 35 Comunità energetiche rinnovabili .
Nel resto d ’ Europa quante CER ci sono ?
Nei paesi Ue si contano 9.252 Comunità energetiche ma più della metà si trovano in Germania , che conta ben 4.848 , con gli altri stati dell ’ Unione che seguono fino ad arrivare a paesi come Bulgaria , Malta , Romania e Ungheria che ne hanno appena una .
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