Il Giornale dell'Installatore Elettrico, Marzo 2024 GIE_0072024001 | Page 60

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FOCUS
ONE WAY ENERGY

MICROFOTOVOLTAICO : IL FALSO MITO DELLA POTENZA DISPONIBILE

Siamo a Bologna e una terna di “ Microfotovoltaico ” in esercizio da 10 mesi , può contribuire a sciogliere dubbi e interrogativi , sull ’ impatto quotidiano della microgenerazione in una abitazione fortemente elettrificata , dove produzione , cessione e autoconsumo , nell ’ alternarsi delle stagioni , tracciano un profilo univoco sulle abitudini famigliari , evidenziando che un eventuale accumulo , per azzerare le cessioni da mancato
autoconsumo , potrebbe essere una scelta emotiva ma decisamente antieconomica nel tempo . Ascritto alla tipologia dei piccoli impianti < 800W risulta connesso su una utenza con 4,5 kW . di potenza contrattuale disponibile , per sostenere il fabbisogno elettrico annuale di circa 2.700 kWh . Integrato a 20 ° in una pensilina sostanzialmente esposta a Sud , risulta una posa più che ottimale per esprimere il potenziale dei
micro inverter , nella costante disputa nazionale con gli inverter di stringa . Le forti semplificazioni normative , degli impianti < 800W . collidono anche in questo caso , con una serie di gap economici , che devono essere valutati costantemente alla luce degli aggiornamenti Normativi e / o delle mutate abitudini di consumo dell ’ utente . Istintivamente , nel case history citato , si potrebbe approdare allo storage , per recuperare il 34 % della produzione che non viene remunerata , ma il valore equivalente , circa 126 €, per l ’ energia persa e poi riacquistata nelle ore serali , non giustifica un congruo ammortamento delle batterie nella loro vita utile . Ma forse esistono opzioni molto più interessanti come il TIAD sull ’ autoconsumo diffuso oppure utilizzare lo storage
come buster per diminuire la potenza contrattuale impegnata nella casa , che nelle variabili addebitate del trasporto e delle accise , come da tabella “ A ” otterremmo un risparmio di 80 €/ anno equivalente al 10 % dei corrispettivi in bolletta , ridimensionando il contratto di fornitura da 4,5 a 3 kW . La citata soluzione di supporto ai limitati picchi temporali della potenza necessaria alla casa è una interessante opzione in virtù della nuova norma V2 CEI 0.21 che permetterà di connettere un impianto fotovoltaico o uno storage con potenze superiori a quelle contrattuali in bolletta , tutelando la rete di Distribuzione dalle cessioni involontarie , solo attivando i dispositivi “ SLI ” dove una “ generazione ” con potenza modulata , asseconda lo status dei carichi in esercizio .
SOLARWATT

PANEL VISION SUL TETTO DEL CEI

Il CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano , associazione responsabile in ambito nazionale della normazione tecnica in campo elettrotecnico , elettronico e delle telecomunicazioni , ha scelto di investire nel fotovoltaico , installando un impianto Solarwatt sul tetto della sede CEI di Milano . L ’ impianto realizzato sul tetto della CEI- Comitato Elettrotecnico Italiano è realizzato con i Panel Vision , i pannelli vetro-vetro Solarwatt : un importante progetto che è stato reso possibile grazie a un lavoro di squadra . L ’ impianto è costituito da un totale di 120 moduli fotovoltaici con potenza unitaria di 405 Wp : nella sua globalità l ’ impianto ha una potenza di picco pari a 48,6 [ kWp ]. I Panel Vision sono il prodotto di punta di Solarwatt : sono resistenti , offrono alte prestazioni e un rendimento costante per decenni ; sono in grado di resistere alla grandine , alle condizioni meteorologiche invernali più avverse e alle più svariate sollecitazioni meccaniche di agenti esterni . Le celle fotovoltaiche sono racchiuse in un composto di due strati di pellicola e vetro temperato termicamente . Solarwatt è stato scelto come fornitore per l ’ installazione dell ’ impianto fotovoltaico sul tetto
della sede del CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano per tre motivi : assistenza professionale in fase di progettazione ; protezione completa per 5 anni ; garanzia trentennale sui prodotti . L ’ impianto sul tetto di circa 50 kW ha l ’ intento in particolare di contenere l ’ incremento stagionale dei consumi estivi di climatizzazione in relazione alla contestuale maggiore produzione FV proprio nei mesi più caldi e soleggiati . www . nt24 . it