FOCUS 35 durre il corrispettivo pagato al fornitore per i prelievi di energia reattiva , ma soprattutto tale da ridurre le perdite . La potenza reattiva Qc che dovrà essere fornita dalla batteria di condensatori è pari , in prima approssimazione , a :
Q c
= Q 1
-Q 2
= P∙tan ( ρ-ρ ’)
per cui la batteria di condensatori dovrà avere una capacità pari a :
Conseguentemente il valore della potenza apparente e la corrente di linea saranno ridotti . Come ricorda anche la Norma CEI 64-8 , la soluzione ideale è installare « un sistema di correzione del fattore di potenza per ogni circuito di carico » adottando uno schema di rifasamento distribuito , rifasando cioè localmente ciascun carico con una batteria di condensatori dedicata . Un ’ altra soluzione , adottabile quando i carichi induttivi sono concentrati , è il rifasamento a gruppi , installando una batteria di condensatori per un gruppo di carichi . Un ’ ulteriore soluzione è il rifasamento centralizzato ( con o senza inserzione automatica ). È il metodo più economico che però consente solamente di ridurre la quantità di energia reattiva misurata dal gruppo di misura e , quindi , solo i corrispettivi pagati in bolletta , senza nessun effetto sull ’ ottimizzazione dell ’ impianto utilizzatore . Una soluzione di mezzo è il rifasamento misto che prevede di rifasare in maniera centralizzata tutti i carichi induttivi e localmente , in prossimità dei carichi che assorbono maggiore energia reattiva .
Quando , oltre ai carichi è presente anche un impianto di produzione locale di energia elettrica , il calcolo dell ’ energia reattiva deve tenere conto dell ’ eventuale contributo del generatore . Ad esempio , nel caso di installazione di un impianto fotovoltaico ( generatore puramente ohmico ), la potenza attiva prodotta diminuisce la potenza attiva richiesta dalla rete , mentre la potenza reattiva richiesta dai carichi induttivi non cambia , con il conseguente incremento dell ’ angolo di sfasamento ( ϕ2 > ϕ1 ) e la diminuzione del fattore di potenza ( cosϕ2 < cosϕ1 ). Potrebbe quindi essere necessario modificare
Figura 5 . Esempio di rifasamento dei carichi ; a sinistra rifasamento centralizzato , a destra rifasamento distribuito o2 o1
P2
Q2 = Q1
Figura 6 . Rifasamento in presenza di un impianto fotovoltaico
Pf
la taratura della centralina di rifasamento o incrementare la potenza capacitiva . L ’ inserimento di un impianto fotovoltaico , inoltre , potrebbe comportare la modifica della tipologia di condensatori utilizzati .
Legenda : P1 potenza attiva assorbita dai carichi senza il contributo dell ’ impianto fotovoltaico .
P2 potenza attiva assorbita dai carichi in presenza di un impianto fotovoltaico .
Pf potenza attiva prodotta con l ’ impianto fotovoltaico .
Q1 potenza reattiva richiesta dai carichi .
Q2 potenza reattiva richiesta dai carichi .
ϕ1 angolo di sfasamento senza il contributo della potenza attiva prodotta dell ’ impianto fotovoltaico .
Q1
M M M M M M M ϕ2 angolo di sfasamento con il contributo della potenza attiva prodotta dell ’ impianto fotovoltaico .
GIE - IL GIORNALE DELL ’ INSTALLATORE ELETTRICO