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tivo emerge sempre più la necessità di ricorrere a processi di economia circolare ( riducendo e azzerando i rifiuti , creando nuove opportunità di business con l ’ utilizzo delle materie prime anche facendo ricorso alla simbiosi industriale ), sul fronte energetico interventi che riguardino solamente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non possono essere considerati esaustivi per ridurre la propria impronta ecologica , aumentare il valore del brand e ridurre la bolletta energetica . Occorre , come dicevamo , puntare anche sul risparmio energetico , da sempre il primo fattore che impatta direttamente sui costi di produzione dei propri prodotti . Abbandoniamo , allora , per un attimo le ragioni meramente economiche che riguardano il ciclo di vita del prodotto e la nuova organizzazione del lavoro , per concentrarci sulle opportunità che il settore ingegneristico può offrire alle industrie in questo periodo di transizione .
Fornitura di energia elettrica
C ’ è stato un tempo in cui la richiesta di attivazione della fornitura di energia elettrica era considerato un atto formale , in cui spesso ci si limitava alla mera somma aritmetica delle potenze assorbite dalle singole macchine , ammettendo pochi coefficienti di contemporaneità . Non si trattava , certo di un periodo in cui l ’ allacciamento alla rete elettrica era esente da costi , ma si riteneva fondamentale poter contrattualizzare un numero maggiore di chilowatt al fine di inflazionare i possibili aumenti di potenza nel tempo , specie se collegati alla realizzazione di infrastrutture di connessione che comprendevano una o più trasformazioni dalla Media alla
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Tabella 1 . Contributi in bassa tensione per l ’ anno 2024
Tabella 2 . Contributi in media tensione per l ’ anno 2024
Bassa tensione . Questo ha comportato investimenti iniziali per acquisire potenze di connessione ( potenza contrattualmente disponibile ) che le imprese non hanno mai utilizzato , addirittura con infrastrutture di Alta tensione divenute un inutile fardello rispetto alle reali esigenze dell ’ impresa ( ovviamente nel caso di grossi complessi industriali piuttosto che della PMI ). Fortunatamente oggigiorno ricomprendiamo in questi calcoli le potenze autoprodotte attraverso la produzione locale di energia elettrica , utilizzando ad esempio la potenza prodotta da un impianto fotovoltaico . Si può fare ancora di più , con l ’ automazione dei processi e il monitoraggio continuo dei cicli produttivi ( a partire dai consumi energetici dei singoli reparti produttivi ). Sul fronte della connessione alla rete elettrica , dal 1 ° gennaio di quest ’ anno , l ’ ARERA – Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente ha pubblicato la nuova regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura dell ’ energia elettrica per il periodo 2024-2027 ( sesto periodo di regolazione ). Dal punto di vista concettuale , poco cambia circa le condizioni economiche per l ’ erogazione del servizio di connessione ( TIC ), per l ’ erogazione del servizio di distribuzione dell ’ energia elettrica ( TIT ) e per l ’ attività di misura elettrica ( TIME ). Poche novità , per ora , anche sul fronte della connessione degli impianti di produzione ( TICA ). Proviamo a fare un recap evidenziando i nuovi costi a carico delle imprese ( utenti ) che richiedono una nuova connessione alla rete elettrica o la modifica delle condizioni in atto a seguito dell ’ aumento della potenza disponibile o della connessione di un nuovo impianto di produzione . Proviamo
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a vedere la regolazione tariffaria dell ’ energia elettrica delle forniture in atto e il loro impatto dal punto di vista meramente economico e dal punto di vista , ben più rilevante , energetico . Poniamoci allora una domanda : perché dobbiamo partire dalla fornitura di energia elettrica ? Perché si tratta di regole amministrate ( fissate cioè dall ’ ARERA ) e perché si tratta di costi forfettari noti già in fase di progettazione , prima ancora cioè della richiesta di preventivo al DSO . Si tratta oltretutto di una spesa importante che ha impatto sui costi iniziali ( business plan ) dell ’ investitore e dell ’ imprenditore . La regolazione del servizio di connessione in Media e Bassa tensione , infatti , è rimasta pressoché invariata nei principi fondanti : dal 1986 , per forniture passive ovvero degli utenti che prelevano energia dalla rete elettrica e dal 2008 per le forniture attive ovvero degli utenti che prelevano e / o immettono energia elettrica ( tipico dei produttori di energia elettrica ). Come indicato all ’ articolo 11 del TIC ( Allegato C alla Deliberazione 27 dicembre 2023 , n . 616 / 2023 / R / eel “ Regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura dell ’ energia elettrica per il periodo 2024-2027 ”, per le connessioni in Bassa tensione « a copertura dei costi sostenuti per la realizzazione delle connessioni permanenti ordinari , comprensivi degli oneri relativi alle opere elettriche di urbanizzazione primaria previste dalla disciplina urbanistica vigente , si applicano contributi a forfait commisurati alla potenza disponibile ( quota distanza ) e alla distanza convenzionale del punto di prelievo dalla cabina MT / BT di riferimento ( quota distanza )». Analogamente ( articolo 14 ), per le connessioni permanenti ordinarie in Media tensione « a copertura |
dei costi sostenuti per la realizzazione delle connessioni permanenti ordinari , comprensivi degli oneri relativi alle opere elettriche di urbanizzazione primaria previste dalla disciplina urbanistica vigente , si applicano contributi a forfait commisurati alla potenza disponibile ( quota distanza ) e alla distanza convenzionale del punto di prelievo dalla cabina AT / MT di riferimento ( quota distanza )». Diversamente da questi casi , come indicato all ’ articolo 25 del TIC « nei casi di connessione
in alta e altissima tensione il contributo è fissato nella misura del 50 % della spesa relativa alla realizzazione degli impianti di rete per la connessione ». Solo in questa evenienza , dunque , è necessario richiedere un preventivo al DSO per conoscere l ’ entità del costo da sostenere .
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