zioni per un periodo non inferiore a quello prescritto dalle specifiche regole tecniche di prevenzione incendi ) aventi tensione nominale di 100 V ( Uo / U = 100 / 100 V ). I cavi multipolari devono essere a conduttori flessibili ( non sono ammessi conduttori rigidi ), con sezione minima 0,5 mm 2 e costruiti in conformità alla Norma CEI 20-105 . I cavi conformi alla CEI 20-105 sono idonei alla posa in coesistenza con cavi energia utilizzati per sistemi a tensione nominale verso terra fino a 400 V . Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio superiori a 100 V c . a . si prescrive l ’ impiego di cavi elettrici resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità alla CEI EN 50200 con caratteristiche costruttive ( colore isolamenti e tipo di materiali ) conformi alla CEI 20- 45 Uo / U = 0,6 / 1 kV . I cavi devono essere a conduttori flessibili e con sezione minima 1,5 mm 2 . Il requisito minimo di resistenza al fuoco deve essere pari a PH 120 . Lo scambio di informazioni tra funzioni che utilizzino connessioni di tipo LAN , WAN , RS232 , RS485 , PSTN devono essere realizzate con cavi resistenti al fuoco a bassa emissione di fumo e zero alogeni ( LSOH ) con requisito minimo PH 30 oppure adeguatamente protetti per tale periodo . Al fine di distinguere agevolmente i conduttori del sistema IRAI dagli altri impianti è richiesto l ’ impiego di cavi con il rivestimento esterno di colore rosso . Il requisito minimo di resistenza al fuoco è pari a PH30 , ma nell ’ ipotesi di esistenza di distinte zone o distinti compartimenti , il valore di resistenza al fuoco ( PH ) richiesto può essere superiore ( PH120 ), per garantire il mantenimento delle funzioni per un periodo non inferiore a quello prescritto da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi . Nel caso di un sistema di connessione ad anello chiuso ( loop ), |
il percorso dei cavi deve essere realizzato in modo tale che possa essere danneggiato un solo ramo dell ’ anello . Pertanto , per uno stesso anello il percorso cavi in uscita dalla centrale deve essere diverso rispetto al percorso di ritorno ( per esempio : canalina portacavi con setto separatore o doppia tubazione o distanza minima di 30 cm tra andata e ritorno ) in modo tale che un eventuale danneggiamento ( taglio accidentale o corto circuito ) di uno dei due rami non coinvolga l ’ altro ramo . Quanto sopra può non essere effettuato nel caso in cui la diramazione non colleghi più di 32 punti di rivelazione o più di una zona o più di una tecnica di rivelazione . Nel caso di cavi a vista , la loro posa deve garantire l ’ integrità delle linee contro danneggiamenti accidentali . I cavi , se posati insieme ad altri conduttori non facenti parte del sistema di rivelazione fumi , devono essere riconoscibili , soprattutto in corrispondenza dei punti ispezionabili . È consentita la posa in coesistenza di cavi per sistemi IRAI e cavi elettrici ( sistemi di Categoria I aventi tensione di esercizio fino a 400 V ) a condizione che sul cavo per sistemi incendio sia visibile la stampigliatura Uo = 400 V . Le linee di interconnessioni , per quanto possibile , devono correre all ’ interno di ambienti sorvegliati da sistemi di rivelazione di incendio . Esse devono comunque essere installate e protette in modo da ridurre al minimo il loro danneggiamento in caso di incendio . Non sono ammesse linee volanti . Nel caso di attraversamento di ambienti umidi , bagnati o posa in zone esterne agli edifici , la guaina del cavo oltre al requisito LSOH deve essere idonea alla posa in esterno e alla posa in ambienti umidi o bagnati . Le interconnessioni tra la centrale di controllo e segnalazione e l ’ a- |
limentazione di riserva , quando questa non è all ’ interno della centrale stessa o nelle sue immediate vicinanze , devono avere percorso indipendente da altri circuiti elettrici e , in particolare , da quello dell ’ a- limentazione primaria . Qualora per ragioni operative debbano essere riutilizzate le vie cavi ( ad incasso o a vista ) esistenti , le dimensioni di quanto esistente e il volume di conduttori previsto dal progetto a volte non potrà rispettare la condizione che : “ il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuti ” derogando di fatto alla condizione di sfilabilità raccomandata dall ’ art . 522.8.1.1 della Norma CEI 64-8 / 5 . Nel caso della realizzazione di nuove vie cavi a servizio dei componenti dell ’ IRAI le stesse dovranno essere realizzate con le seguenti modalità :
• canale metallico esterno verticale a parete / soffitto con raccorderia ed accessori ;
• canale in PVC , a parete e / o a soffitto , con scomparto singolo o a doppio scomparto con separatore di dimensioni indicative 30 x 18 mm ;
• tubazione PVC o tubazione metallica
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diametro 25 mm a parete . Si dovranno verificare i percorsi dei conduttori appartenenti ai diversi servizi al fine di eseguire la separazione , nelle cassette di derivazione e nelle tubazioni / canali , tra i diversi circuiti e tra i circuiti di Categoria 0 e Categoria I .
Nel caso di installazione di sistemi IRAI con connessioni via radio , alla centrale di rivelazione e controllo per mezzo del loop in cavo ( che deve rispettare i criteri citati ) sono connesse apparecchiature via radio ( wireless ) conformi alla Norma UNI EN 54-25 . I rivelatori e i punti manuali di allarme connessi a questo tipo di impianti devono essere installati in conformità con quanto previsto nei punti specifici della presente norma . Devono inoltre essere conformi alla specifica norma di prodotto della serie UNI EN 54 . Per le eventuali indicazioni del raggio d ’ azione delle apparecchiature via radio devono essere verificate le istruzioni del fabbricante delle apparecchiature e verificati i raggi di copertura .
Il progettista dell ’ IRAI deve determinare sulla scorta delle indicazioni dei fogli tecnici dei produttori i consumi in Ampere delle diverse
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