Per i rivelatori puntiformi di fumo , ai fini della determinazione del raggio di copertura , è invece significativo il numero di ricambi d ’ aria all ’ ora nel locale di installazione , così come per gli spazi nascosti nei controsoffitti e sotto i pavimenti sopraelevati con circolazione d ’ aria elevata . In sintesi il posizionamento delle diverse tipologie di rivelatori è la compenetrazione grafica delle singole aree dei raggi di copertura dei rivelatori a copertura totale della superficie del singolo locale da proteggere , date le variabili prescritte dalla norma e sopra riportate . Altre procedure e specifiche indicate nella Norma UNI 9795 si riferiscono a : - rivelatori ottici lineari di fumo - rivelatori lineari di calore ripristinabili e non ripristinabili - rivelatori di fiamma - sistemi di rivelazione di fumo ad aspirazione e campionamento ( ASD )
- segnalazioni e dispositivi di allarme e guasto per i quali si determinano specifiche valutazioni e procedure di dimensionamento e calcolo in rapporto alle altezze e alle dimensioni dei locali e al numero di punti di aspirazione in rapporto alla superficie
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da proteggere . I criteri di progettazione di questi sistemi saranno oggetto di prossimi articoli di approfondimento .
Altra parte significativa di un sistema IRAI sono i “ punti di segnalazione manuale ” che vanno indirizzati alla centrale di controllo e segnalazione che deve essere in grado di individuare quale sia il punto di segnalazione attivato . Obiettivo fondamentale della progettazione di questa parte del sistema è che i guasti e / o l ’ esclusione dei rivelatori automatici non devono porre fuori servizio i punti di segnalazione manuale e viceversa . I punti di segnalazione manuale devono essere conformi alla Norme UNI EN 54-11 . Il sistema fisso di segnalazione manuale d ’ incendio deve essere suddiviso in zone con gli analoghi criteri adottati per il sistema di rivelazione automatica . Il numero minimo di punti di segnalazione è di 2 per ciascuna zona . Il numero di punti di segnalazione deve essere determinato dal tecnico della prevenzione incendi in rapporto all ’ ubicazione delle vie di fuga , alla lunghezza delle vie di esodo , alla dimensione dei locali
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sorvegliati , alle caratteristiche del piano di evacuazione in rapporto al livello di rischio determinato dal Codice di prevenzione incendi e alle prescrizione della specifica Regola tecnica verticale applicata all ’ attività . Quale prescrizione minima deve rispettare il criterio che almeno uno dei comandi possa essere raggiunto da qualsiasi punto della zona sorvegliata con un percorso non maggiore di 30 metri per le attività con rischio basso e medio , e di 15 m per attività con rischio di incendio elevato . I punti di segnalazione manuale devono essere protetti dalla corrosione , dall ’ azionamento accidentale e da eventuali danni meccanici . I punti di segnalazione manuale devono essere installati in posizione visibile ed accessibile ad una altezza compresa tra 1 m e 1,6 m . Ciascun punto deve essere segnalato da un apposito cartello conforme alla UNI EN ISO 7010 . Al proposito si riporta quanto indicato dal Codice di prevenzione incendi al Capitolo S . 7.5 Impianti di rivelazione ed allarme incendio : ” 3 . Per consentire a tutti gli occupanti , anche a quelli che impiegano ausili di movimento , di inviare l ’ allarme d ’ incendio , i pulsanti manuali della funzione D dovrebbero essere collocati ad una quota pari a circa 110 cm dal piano di calpestio .”
Come scritto in precedenza i segnali provenienti dal sistema dei rivelatori automatici e dai punti di segnalazione manuale vanno indirizzati alla centrale di controllo e segnalazione che deve essere conforme alla norma UNI EN 54-2 ed essere compatibile con tutti i dispositivi installati che devono essere conformi alla UNI EN 54-1 . La centrale può contenere o meno tutte le funzioni riportate nella Figura 2 ma come minimo deve prevedere le seguenti :
• Funzione A : rivelatori automatici d ’ incendio
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• Funzione B : centrale di controllo e segnalazione
• Funzione C : dispositivi di allarme incendi
• Funzione D : punti di segnalazione manuale
• Funzione L : apparati di alimentazione .
La centrale deve essere ubicata in luogo accessibile , protetto dall ’ incendio , esente da atmosfere esplosive e corrosive , e protetta da danneggiamenti meccanici e manomissioni . Deve essere possibile esercitare il controllo continuo della centrale da parte del personale addetto e di sorveglianza o , nel caso , prevedere un controllo a distanza con il riporto di segnali ed allarmi . Il locale di installazione della centrale deve essere : - sorvegliato da rivelatori automatici d ’ incendio
- dotato di adeguata illuminazione ordinaria e di emergenza con intervento immediato in caso di assenza dell ’ alimentazione di rete .
I conduttori dell ’ IRAI devono essere realizzati con cavi resistenti al fuoco ( PH ) idonei al campo di applicazione e alla tensione di esercizio richiesta o comunque protetti per un periodo non inferiore a 30 minuti e conformi alla legislazione vigente ( Regolamento ( UE ) n . 305 / 2011 del 9 marzo 2011 ). Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio uguali o inferiori a 100 V c . a . ( per esempio rivelatori , pulsanti manuali , interfacce , sistemi di evacuazione vocale , avvisatori ottico-acustici , sistemi di evacuazione fumo calore , ecc .) è prescritto l ’ impiego di cavi resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità secondo Norma CEI EN 50200 ( requisito minimo PH 30 ) e comunque nell ’ ipotesi di esistenza di distinte zone o distinti compartimenti , non inferiore a garantire il mantenimento delle fun-
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