IL GIORNALE DEL VOLONTARIO IL GIORNALINO DEL VOLANTARIO N.2 Gennaio/Febbraio/ | Page 4

IL GIORNALE DEL VOLONTARIO Gennaio/Febbraio/Marzo/Aprile 2016 Foggia, ora però tocca a te: Reagisci!!!! “Punire gli imprenditori che cercano protezione dalla criminalità” ( Franco Roberti) Foggia reagisce. Un’affermazione netta, che potrebbe anche convertirsi in un’esortazione: Foggia reagisci. Reagisci ancora. È questo il messaggio che passa dai vari interventi all’incontro tenutosi il 04 Aprile al teatro Giordano ricco di ospiti, tra i quali spiccava la presenza del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti. Una presenza non casuale, che si incastra alla perfezione con l’arresto di dieci persone,sferzando un pesante colpo alla criminalità organizzata foggiana. La giornata del 04 Aprile è servita a far capire a tutti che Foggia sta iniziando a reagire, che esiste una forte fetta di cittadinanza che non ci sta a far la parte della vittima consapevole, ma passiva. “Un’assemblea di speranza” come l’ha definita Monsignor Pelvi, “ Foggia non crescerà senza uno sforzo comune. Ci stiamo abituando alla corruzione come se fosse un fatto normale”Roberti cita Don Ciotti, e sottolinea come proprio io che risiede fuori dalla Mafia la alimenta.“fino a quando questo grumo non si scioglierà, la Mafia non sarà mai sconfitta. Serve collaborazione tra tutti.” collaborazione che presuppone un’imprendi scindibile fiducia nei confronti delle istituzioni. “ma la fiducia occorre guadagnarsela con i fatti, non solo con le parole”. Poi la proposta di punire penalmente gli imprenditori che cercano il contatto con la criminalità organizzata per cercare protezione. Aspetto sul quale Tano Grasso non è del tutto d’accordo. A Foggia molti imprenditori non denunciano perché c’è convenienza, perche chi denuncia sa di non essere solo, che non si troverà in mezzo alla strada. “Serve che facciano avvertire la riprovazione per chi paga il pizzo rifiutandosi di reagire. È cosi che si determina la svolta, non soltando manifestando solidarietà per le vittime. Le istituzioni sono già avanti, ora tocca ai cittadini!!!”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pippo Cavaliere della Fondazione Buon Samaritano : “eppure c’è amarezza guardando Foggia sempre in fondo alle graduatorie”. Tante voci, diverse opinioni ma un unico ritornello. Serve la partecipazione maggiore della società civile e delle istituzioni. A loro il compito di instillare soprattutto nei più giovani la cultura della legalità. “Bisogna scrivere leggi buone e chiare”, il pensiero finale di Roberti. A.viola