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E con Iu'est zza. mirabil . Ma. la. presenza, l' nt1l8imnno fecero
dimenticar cede comlid ra.zioni d'ordine inferiore: le con< ideraldoni finanziarie. L'Uni ef!~i1.à Popolare milanese ('l'a gil un fa1to:
era già stata proclamata e a 'clamata: fl veva gh la propria ede.
Di graziatmnenl,e lleSSll1lO aveva 1) nsat che, Il r pnO'ar la
de,
mancavnno assolutaruent i danari. I fondatOl'i i co rum Il nrono o
non seppero, a.l termino d Un, loro cOllsultazione, tro ar miglior
conclusione di (Jllesla: «Ri olgiamoci alla, Ravizza~. La. Ha iZZfl
ne sapeva quanto gli altri. Ma non si p rse d'rmimo. E quando
l'avvocnto .,.. N., che Hveva ('Canto i locali, si rec( da lei per
l'Ìsco1. re la somma che gli era. dovlIt,a, ella (COTllO ebbe più tardi
a raccontare), raccogli ndo tutta, l'apparenza. d'una almn ho non
provava, rispose: - }'ra un paio di gio'rui, egregio signore, l i
avrà il pagamento che giusLamente richiede. - « E mentre pal'la,vo »
- riferisco 1(' parole stess d Ua Ravizza - « ra t,a]m nte "'Viva
e ferma la f de che provavo 1) l sorgore della Università Popolare,
elle perdetti la paura
riacgni tai la incrollabil c rt zza, che (1U l
signore, di lì a dno giorni, Rarehhe ~tn,to llnga1o. Haccontar , qnmlto
episodio è corto più facile di quello cl1e doy tti allora escogitare
per mantener la promm;sa. Ma la prorne sa la t ,nni ». Ella f
il miracolo. 1... 0 fece allora, ('ome altri ne a'v ova l'alti prima o altri
ebb a ('ompi l'ne poi, somprc (')II In. .sll'ssa 1'1sol1l1nz:l.a, {',c