Il Corriere Termo Idro Sanitario Novembre 2024 | Page 20

AERAULICA
PRASSI DI RIFERIMENTO UNI

Filtrazione e rischio biologico

UNA PRASSI DI RIFERIMENTO IN AMBITO AERAULICO PUBBLICATA NEL LUGLIO SCORSO DA UNI HA PRESO IN ESAME UNA MATERIA DELICATA , MA IMPORTANTE , PONENDO IN CAMPO ALCUNE “ REGOLE DEL GIOCO ” SIA DAL PUNTO DI VISTA DELL ’ IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA SIA DELLA SUA GESTIONE
Andrea Zelaschi

L ’

impianto
che veicola l ’ aria nell ’ ambiente confinato è un vettore di particolato che a sua volta può trasportare microorganismi , entrambi ( particolato e microorganismi ) potenzialmente dannosi per la salute . Prioritario quindi classificare i fattori di rischio ed avere cognizione di causa sulle modalità tecniche per ridurne al minimo la presenza , utilizzando soluzioni tecnologiche appropriate rispetto al rischio e rispetto alla tipologia di ambiente che andiamo a servire con l ’ impianto e a proteggere con la filtrazione .
LA PRASSI : SCOPO , AMBITO APPLICATIVO E OGGETTO
Scopo e campo di applicazione sono ben
chiari : la prassi di riferimento 161 / 2024 dal titolo Filtri per la pulizia dell ’ aria e minimizzazione dei rischi biologici correlati nell ’ ambiente indoor illustra il comportamento dei contaminanti aerotrasportati e definisce le strategie per l ’ impiego di sistemi di filtrazione dell ’ aria negli impianti HVAC per ridurre la presenza nell ’ aria di bioaerosol e fornisce indicazioni sui principi di filtrazione dell ’ aria , le tipologie di filtri disponibili e le relative modalità di selezione , utilizzo e manutenzione . L ’ articolazione dei contenuti è molto essenziale e chiara : viene esaminata in una prima parte la caratterizzazione dei contaminanti , con un focus preciso sul bioaerosol e sul suo comportamento aerodinamico , le sue modalità di proliferazione e diffusione . L ’ introduzione del concetto di bioaerosl permette di concentrare l ’ attenzione sul tema microbiologico , che storicamente è stato raramente trattato nella letteratura delle norme tecniche . La descrizione piuttosto accurata delle dinamiche con cui il potenziale contaminante microbiologico si diffonde in ambiente è utile a capire che non si sta attribuendo alla sola aria veicolata dall ’ impianto l ’ apporto del rischio , ma che esso è generato da altri fattori che nulla hanno a che fare con l ’ impianto ( respirazione , starnuto , parola , urlo per quanto riguarda i fattori umani , presenza di altri organismi viventi come piante e animali , comportamenti e modalità di gestione dello spazio confinato come ad esempio le procedure di pulizia ).
IL RISCHIO CONTENUTO E NON ELIMINATO
Emerge in tutta chiarezza che l ’ impianto ha il compito di contenere il rischio con l ’ azione della filtrazione , non di cancellarlo del tutto , cosa impossibile se non in condizioni sterili come gli ambienti dove le persone si muovono dentro a tute e con caschi che eliminino i contatti con il bioaerosol . Sottolineiamo questo punto perché deve essere eliminata la convinzione diffusa da alcuni operatori commerciali di tecnologie di igienizzazione che si possano ottenere ambienti privi di contaminanti microbiologici : il rischio è contenibile , non eliminabile e questo va tenuto ben in mente da parte di chiunque ragioni di questa materia o intervenga operativamente .
LA TECNOLOGIA DISPONIBILE La seconda parte del testo è dedicata alla filtrazione e a come questa può ridurre la aerodispersione di bioaerosol e la diffusione di contaminanti microbiologici . La trattazione è importante perché si concentra ancora una volta su un tema , quello microbiologico , che è in fase di divulgazione anche se con un certo ritardo dopo gli eventi legati all ’ epidemia di Sars-Cov19 . L ’ utilità di conoscere le forme con cui la filtrazione interviene a contenere la diffusione di contaminanti aerodispersi di origine microbiologica è fondamentale perché permette quell ’ attività presentata a seguire di selezione e utilizzo appropriato delle differenti tipologie e tecnologie filtranti ,
PRASSI 161 / 2024

Buone pratiche per contenere il rischio contaminazione

Il lavoro svolto è un primo passo , verso l ’ approfondimento di quel sistema di conoscenze teoriche , competenze tecniche e soluzioni tecnologiche che dovrà portare a una prassi di gestione del rischio aeraulico il più possibile formalizzata . E c ’ è
una buona notizia : il documento è accessibile gratuitamente . Il canale aeraulico e il filtro sono stati oggetto di attenzione durante la pandemia , ma nulla di metodologicamente chiaro era ancora stato detto se non dai quaderni Istisan
dell ’ Istituto Superiore di Sanità , fonte non certo di riferimento per lo sviluppo di competenze tecniche del gestore di impianti ( manutentore o igienista aeraulico che sia ). La necessità di questo approccio alla materia , che
faccia convergere conoscenze scientifiche sui contaminanti aerotrasportati e sul bioaerosol con la competenza tecnica per contenere il rischio derivante dalla dispersione in ambiente chiuso di questi contaminanti , è fondamentale .
20 TIS n . 415 NOVEMBRE 2024 I www . infoimpianti . it