FOCUS FILTRAZIONE ARIA
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FOCUS FILTRAZIONE ARIA
FILTRI ELETTROSTATICI I filtri dell ’ aria elettrostatici funzionano secondo un principio diverso rispetto alle precedenti tipologie viste . Essi utilizzano la carica elettrostatica per attrarre e intrappolare le particelle . Quando l ’ aria passa attraverso il filtro , si crea una carica statica che attrae polvere , polline e altre particelle , intrappolandole all ’ interno del filtro . Sono filtri riutilizzabili e lavabili , il che li rende un ’ opzione più ecologica ed anche più economica rispetto ad altre tipologie . Pertanto possono risultare più convenienti nel tempo , poiché non devono essere sostituiti con la stessa frequenza di altri tipi di filtri . Nonostante la loro efficacia nell ’ intrappolare particelle di dimensioni più grandi , potrebbero non risultare altrettanto efficaci nel catturare le particelle di dimensioni piccole , come il fumo o alcuni tipi di polline . Per rimanere efficaci nel tempo richiedono una pulizia regolare .
Figura 3 - Filtro elettrostatico ( da doc . Filtrotecnica italiana )
I FILTRI A CARBONI ATTIVI Sono dispositivi specificamente progettati per purificare l ’ aria , rimuovendo una vasta gamma di sostanze inquinanti e cattivi odori come , ad esempio , fumo , cibo cotto , animali domestici , sostanze chimiche e altri composti organici volatili ( COV ). Oltre agli odori , questi filtri possono rimuovere anche altre sostanze inquinanti presenti nell ’ aria , come benzene , formaldeide e altri composti nocivi . L ’ elemento base di questi filtri è il carbone attivo , un materiale poroso con un ’ altissima area superficiale interna . Questa caratteristica gli permette di intrappolare al suo interno le molecole di gas , vapori e odori , trattenendole efficacemente . Il processo di filtrazione avviene grazie ad una fase di adsorbimento ( ove le molecole gassose presenti nell ’ aria vengono attratte dalle superfici porose del carbone attivo ), ad una fase di diffusione ( in cui le molecole penetrano all ’ interno dei pori del carbone attivo , diffondendosi e occupando i siti attivi ), intrappolamento ( in cui e molecole rimangono intrappolate all ’ interno dei pori , impedendo loro di tornare nell ’ ambiente ).
Figura 4 - Filtro a carboni attivi
FILTRI EPA , ULPA E HEPA Negli ambienti in cui si desiderano avere unità di trattamento aria ad alta efficienza che garantiscono particolari condizioni dell ’ aria distribuita come , ad esempio , applicazioni militari , ospedali , ambienti tecnici in cui sono presenti semiconduttori , nonché laboratori microbiologici , camere bianche , ecc . vengono impiegatii filtri EPA ( Efficient Particulate Air ), ULPA ( Ultra Low Penetration Air ) o HEPA ( High Efficiency Particulate Air ). Tali filtri sono realizzati in sottili fibre di vetro , di dimensioni comprese tra 0,1 µ e 1 µ m , con ridotte dimensioni anche del mezzo filtrante ( da 0,5 mm a 1 mm ). Una delle caratteristiche fondamentali di tali filtri è la bassa resistenza al flusso d ’ aria , con un ’ area di filtraggio che è da 20 a 75 volte più grande dell ’ area frontale . Sono progettati per intrappolare almeno il 99,97 % delle particelle presenti nell ’ a- ria aventi dimensione di 0,3 micron o più grandi come , ad esempio , pollini , polveri , batteri e muffe . Riescono anche a filtrare il fumo da tabacco . Alcune ricerche scientifiche condotte di recente in alcuni ambienti pubblici hanno dimostrato che i filtri HEPA possono essere efficaci nell ’ intrappolare virus e batteri , tra cui il coronavirus COVID-19 , nel caso in cui essi vengano utilizzati insieme alle radiazioni UV . Anche per tale ragione sono particolarmente indicati per ambienti ove sono presenti persone che soffrono di allergie o problemi respiratori . Date le loro caratteristiche costruttive , di solito sono più costosi rispetto ad altri tipi di filtri . Non sono idonei ad essere impiegati negli impianti di climatizzazione che non vengono originariamente progettati per ospitarli , in quanto portano ad una diminuzione della loro efficienza e possono causarne problemi di funzionamento . Infine , va garantita la loro regolare sostituzione per mantenere integra l ’ efficacia del sistema di climatizzazione . I filtri ULPA sono in grado di bloccare un ’ altissima percentuale di particelle presenti nell ’ aria , anche quelle di dimensioni più piccole . Grazie alla loro efficienza permettono di ottenere un livello di pulizia dell ’ aria estremamente elevato , praticamente privo di contaminanti . Vengono impiegati nelle camere bianche per mantenere un ambiente sterile in svariati settori come la microelettronica , la farmaceutica e la ricerca scientifica . Rispetto ai filtri HEPA hanno un ’ efficienza di filtrazione superiore e , per tale ragione , trovano applicazioni in settori di nicchia dove sono richieste condizioni di qualità dell ’ aria molto spinte . I filtri EPA sono progettati per catturare una percentuale significativa di particelle presenti nell ’ aria , sebbene non siano efficaci quanto i filtri HEPA o ULPA . Sono considerati filtri “ semi-assoluti ” e vengono utilizzati in applicazioni dove è richiesta una buona , ma non altissima , purificazione dell ’ aria . Sono spesso utilizzati in sistemi di ventilazione per edifici commerciali e residenziali per migliorare la qualità dell ’ aria interna . Inoltre vengono impiegati come pre-filtro prima di filtri HEPA o ULPA per prolungarne la loro vita utile , trattenendo le particelle più grossolane . Possono essere utilizzati in alcune applicazioni industriali dove non è richiesta una purificazione dell ’ aria estremamente elevata .
Figura 5 - Filtro HEPA ( da doc . SAF filtri )
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