FOCUS
SOLARE TERMICO
16 TIS n. 422 LUGLIO ÷ AGOSTO 2025 I www. infoimpianti. it
FOCUS
SOLARE TERMICO
Impianti solari termici per riscaldamento e ACS
L’ IMPIEGO DEL SOLARE TERMICO PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA E COME INTEGRAZIONE AI SISTEMI DI RISCALDAMENTO AMBIENTALE CONSENTE DI RIDURRE IL FABBISOGNO ENERGETICO DA FONTI CONVENZIONALI. PER GARANTIRE ELEVATE PRESTAZIONI E MASSIMIZZARE L’ EFFICIENZA, È FONDAMENTALE CHE GLI IMPIANTI SIANO CORRETTAMENTE DIMENSIONATI, INSTALLATI E SOTTOPOSTI A UNA MANUTENZIONE REGOLARE E ADEGUATA
Dalla Redazione
I
sistemi solari termici, oltre che lavorare in proprio, possono essere inseriti e integrati in diverse configurazioni impiantistiche e rappresentano un valido contributo alla produzione di acqua calda per riscaldamento e per usi igienico sanitari. Oggi sono disponibili in diversi modelli, anche se non sono più tante come un tempo le aziende che hanno a catalogo il pannello solare ad acqua. Un moderno sistema solare gestisce efficacemente l’ energia termica prodotta nei periodi di irraggiamento accumulandola in serbatoi di back up ben coibentati per conservarla e utilizzarla quando necessario. Quando l’ energia solare incidente è molto elevata è bene considerare la presenza di un sensore termico che possa attivare un circolatore a basso assorbimento elettrico per trasferire l’ acqua calda all’ accumulo. Tuttavia vi sono anche soluzioni a circolazione d’ acqua naturale comunque abbinate ad accumuli che possono essere integrati nel sistema. E dunque possiamo individuare due grandi tipologie di impianti solari termici:
• a circolazione naturale, caratterizzati da semplicità impiantistica, generalmente impiegati in abitazioni unifamiliari;
• a circolazione forzata, che si traduce in maggior efficienza e possibilità di impiego in impianti complessi e multifamiliari.
Nel primo caso il fluido termovettore circola per effetto della convezione naturale e sale spontaneamente verso l’ alto e raggiungere l’ accumulo. Grazie alla semplicità costruttiva i costi di installazione e manutenzione sono contenuti. Nei sistemi a circolazione forzata il fluido termovettore è spinto da una pompa di circolazione il cui funzionamento è controllato da centralina elettronica. In questo caso il serbatoio di accumulo può essere installato in qualsiasi posizione. Tra i vantaggi sono da segnalare: maggiore flessibilità progettuale, migliore rendimento stagionale, ampie possibilità di integrazione con altri generatori come caldaie o pompe di calore. Di contro, abbiamo a che fare con una maggiore complessità impiantistica e dunque con costi iniziali più elevati.
Installazione di solare termico sul tetto di una scuola
Accenniamo brevemente a configurazioni speciali di sistemi solari, quali i drain-back in cui il fluido ritorna nel serbatoio di raccolta quando la pompa si spegne evitando il rischio di gelo o stagnazione; gli impianti drain-down con svuotamento automatico in caso di spegnimento; e ancora i combisystem che integrano la produzione di ACS e riscaldamento, spesso con accumuli stratificati e gestione intelligente delle fonti di energia. In tutti i casi, è da valutare attentamente l’ esposizione rispetto al sole, la disponibilità di spazio e l’ effettiva possibilità di mettere in opera il sistema. Da valutare attentamente anche le possibili ombreggiature da parte di altri edifici o piante.
I PRINCIPALI COMPONENTI DI UN SISTEMA SOLARE
Lo scopo di un sistema solare termico è di“ catturare” l’ energia incidente e convertirla in calore, principalmente per la produzione di acqua calda sanitaria( ACS), per il riscaldamento ambientale o per usi industriali. È composto da diversi elementi che lavorano in sinergia per garantire efficienza, affidabilità e sostenibilità. Di seguito i principali componenti.
Collettori solari termici Sono il cuore del sistema. Si tratta di pannelli installati generalmente sul tetto e orientati verso il sole. Esistono due principali tipologie:
• collettori piani vetrati, composti da una lastra trasparente, un assorbitore selettivo e isolamento termico nella parte posteriore;
• collettori a tubi sottovuoto, risultano più efficienti in condizioni di bassa temperatura o irraggiamento, grazie alla ridotta dispersione termica.
Serbatoio di accumulo( bollitore) Il serbatoio di accumulo è un contenitore che dev’ essere ben coibentato per conservare a lungo in temperatura idonea l’ acqua riscaldata dai collettori. Può avere uno o più scambiatori di calore interni( serpentine) per trasferire il calore dal fluido termovettore all’ acqua. La coibentazione è fondamentale per ridurre le perdite di calore.
Fluido termovettore È il liquido che circola tra i collettori e il serbatoio. Generalmente è una miscela di acqua e glicole propilenico, resistente al gelo e alla corrosione. Il fluido assorbe il calore nei collettori e lo trasporta all’ accumulo.
IN SINTESI
• I sistemi solari termici riducono sensibilmente il consumo di energia da fonti fossili per la produzione di acqua calda e riscaldamento, con un risparmio diretto sulla bolletta.
• Sostenibilità ambientale: utilizzano il sole, la fonte rinnovabile e pulita per eccellenza, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂
• Contribuiscono ad affrancarsi in parte dai costi energetici variabili e dalle fluttuazioni del mercato dell’ energia
• Possono essere integrati facilmente con caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi, adattandosi a diverse configurazioni impiantistiche
• Non ultimo, migliorano la classe energetica dell’ edificio, aumentandone il valore e l’ attrattiva sul mercato immobiliare
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