Il Chirone Community News Bollettino 5 | Page 18

 5VUUP$BWBMMP La compravendita del cavallo: i vizi redibitori. Cosa sono e perché sono importanti. a cura della Dott.ssa Laura Denti La compravendita dei cavalli è disciplinata dagli articoli del codice Codice Civile. L'obbligo del compratore è quello di corrispondere al venditore il prezzo stabilito; l'obbligo del venditore è invece quello di garantire sempre l’animale da vizi, salvo patto contrario (art.1476). U n altro articolo (1490) ribadisce il concetto stabilendo che “il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuisca in modo apprezzabile il valore”. Questa garanzia opera sempre, anche quando è tacita, cioè non menzionata negli accordi verbali né nei contratti scritti. N ulla vieta che le parti, al momento del contratto, possano aumentare, diminuire o escludere la garanzia per vizi della cosa. In questi casi dovrà essere espressamente dichiarata, non necessariamente anche per scritto, ma documentata. Ma cosa sono i vizi? Sono imperfezioni materiali della cosa che incidono sulla sua utilizzabilità o sul suo valore. R iguardo alla vendita di animali, sono considerati vizi i difetti, le patologie o le malattie che compromettono la funzionalità dell’animale stesso o diminuiscono il suo prezzo. Ma quali sono i vizi quando si parla di compravendita di cavalli? – Ballo dell’Orso : il cavallo sposta il peso da un anteriore all’altro, oscillando. Il vizio viene acquisito per la noia e per mancanza di movimento ed è molto difficile da eliminare. I cavalli affetti da tempo da questo vizio, spesso, se messi nel paddock da soli, continuano a muoversi nervosamente. È necessario che questi cavalli stiano il più possibile al paddock e possibilmente in compagnia di altri cavalli o animali. – Ticchio d’appoggio : il cavallo ingerisce aria appoggiandosi alla porta del box, alla mangiatoia o al beverino, oppure, nel caso di ticchio volante, ingoia aria senza appoggiarsi. Il ticchio causa il consumo eccessivo dei denti e può essere in alcuni casi associato a disturbi nella digestione e a coliche. È necessario che i cavalli affetti da questo vizio (generato normalmente dalla noia, isolamento sociale, o reclusione in box per lunghi periodi) stiano molto social tempo nel paddock oppure vengano mossi più volti al giorno. Esistono in commercio collari di varie tipologie che consentono di ridurre l’ingestione dell’aria. – Corneggio: il cavallo emette un sibilo o un rantolo durante l’inspirazione (a volte anche durante l’espirazione) dovuto a una parziale paralisi dei nervi laringei. A volte presenta tosse. 18 – Oftalmia periodica : malattia che si presenta periodicamente e si manifesta con l’opacizzazione della cornea. Dolorosa, provoca un generale indebolimento del cavallo che risulta inappetente e presenta spesso febbre. Le cause sono incerte e la cura è possibile mediante somministrazione di cortisonici, ma la guarigione non è mai definitiva. – Cancro del fettone : malattia che colpisce gli zoccoli, prevalentemente quelli posteriori. Caratterizzata dalla distruzione della sostanza cornea prevalentemente del fettone e della suola, che viene sostituito da tessuto dermico frequentemente ulcerato e in preda a infezione purulenta. La guarigione richiede tempi molto lunghi. – Bolsaggine : malattia cronica dell’apparato respiratorio. Gli alveoli polmonari si dilatano eccessivamente fino ad arrivare al punto di rompersi, impedendo la naturale circolazione dell’aria. Una caratteristica di questa malattia è il cosiddetto “contraccolpo”, ossia la spinta che il cavallo dà con i muscoli addominali per tentare di espellere l’aria che altrimenti ristagnerebbe negli alveoli a causa delle deficienze dei polmoni malati.