Ci sono poi dei fattori predisponenti allo sviluppo di una
piometra: presenza di cisti ovariche che provocano
alterazioni del calore;presenza di iperplasia endometriale
cistica (in pratica l’interno dell’utero si riempie di cisti);
somministrazione di farmaci per bloccare il calore o per
l’interruzione di gravidanza (ed ecco spiegato perché la
maggior parte dei veterinari, consapevoli della nocività
per il cane, si rifiuta di somministrare questi farmaci).
L’utero può inoltre riempirsi di un liquido cistico
trasparente (l’idrometra che rappresenta l’anticamera
della piometra) o anche di sangue.
CONSIGLI IN PILLOLE:
Ogni qualvolta, in
prossimità di un passato
calore, si noti un
atteggiamento
inconsueto nella propria
cagnetta è bene
consultare il proprio
veterinario che vi
ve
rassicurerà sul suo stato
di salute.
I sintomi.
La diagnosi e la cura.
Accorgersi se il nostro cane è affetto da questa patologia
è abbastanza facile perché lo stato di malessere è ben
evidente nella maggior parte dei casi.
Il sintomo tipico della piometra nelle cagne che hanno
avuto cuccioli è lo scolo vaginale , che può essere ematico
o muco-purulento; al contrario, le cagne che non si sono
mai accoppiate non presentano scoli vaginali perché
hanno la cervice chiusa.
La piometra a cervice chiusa è la forma più grave perché
il materiale purulento che si trova nella cavità uterina non
può fuoriuscire e, rimanendo intrappolato all’interno,
favorisce un maggior assorbimento di tossine nocive per
l’organismo.
Altro sintomo facilmente riconducibile a questa patologia
è l’aumento di volume dell’utero che si ingrandisce per via
della comparsa del materiale secreto.
Altri sintomi frequenti sono: abbattimento e depressione ,
vomito , inappetenza, disidratazione , poliuria , polidipsia ,
setticemia , tachicardia , polso debole e temperatura
sotto la norma.
La Piometra si può diagnosticare attraverso una serie
di esami: l’esame ecografico; esami del sangue e
dell’urina; attraverso i segni clinici elencati poco sopra.
Per debellare questa patologia, nella maggior parte di
casi, la pratica più usata è l’intervento chirurgico di
ovarioisterectomia, ovvero l’asportazione dell’utero.
Questo intervento si adotta se le condizioni del cane
non sono troppo critiche poiché è bene che l’animale
abbia i parametri vitali pressoché nella norma. Quindi,
sempre se non si è mossi da una forte contrarietà alla
sterilizzazione, un intervento del genere stroncherebbe
st
l’infezione e la possibilità che possa ripetersi nel
tempo.
Nel caso in cui l’animale non possa affrontare
tranquillamente l’intervento si procede a stabilizzare il
paziente con antibiotici e fluido terapia (flebo).
Se la piometra viene riscontrata in fase iniziale può
essere necessaria la sola cura mediante flebo e
antibiotici, ma in questo caso occorre tener ben
presente che la patologia potrebbe ricomparire.
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