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Poniamo il caso di un cavallo guarito da un precedente problema a un tendine , ad esempio sull ’ anteriore sinistro . Se ad un certo punto dovesse sorgere un nuovo problema , poniamo stavolta sull ’ anteriore destro , il cavallo sarà portato a risparmiare l ’ arto che gli fa male ( il destro ), andando però a sovraccaricare il sinistro e risvegliando così il problema al tendine ormai guarito e che , in condizioni normali , non sarebbe riemerso . Può sembrare un caso limite , e invece situazioni di questo tipo sono purtroppo molto frequenti e rendono non poco complicata la vita di veterinari e proprietari .
CONSIGLI IN PILLOLE :
Per un cavallo in ripresa di attività gli errati carichi di lavoro possono creare un riacutizzarsi del problema e l ’ insorgenza di nuove anomalie .
La diagnosi precoce : il ruolo del cavaliere .
Parlando di zoppie , un fattore è particolarmente importante : il tempo . Accorgersi precocemente che un cavallo è zoppo può infatti risultare determinante per tutto il resto del processo . Una zoppia trascurata infatti è molto più difficile da trattare rispetto a un malanno identificato e trattato sul nascere perché non saranno ancora presenti danni permanenti . In questo senso il ruolo del cavaliere è determinante . È il cavaliere che con la sua sensibilità può identificare il problema sin dal primissimo momento in cui si verifica e favorire quindi un intervento tempestivo .
Cosa fare quando scopriamo sospettiamo una zoppia ? Semplicissimo : fermare subito il cavallo ( anche se al termine del concorso manca “ solo ” un percorso e la posta in gioco è alta ) e chiamare al più presto un buon veterinario che ci aiuterà nelle scelte da affrontare .
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