il bordo dell'inferno climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 13
sparati con fucili di precisione, con fuoco nemico proveniente dalla
costa e dai fianchi della capitale!.
Senza ordini ed informazioni chiare dai militari maltesi, era difficile
usare l’artiglieria del pezzo del destroyer o far avvicinare le navi
militari. C’era il rischio concreto che le sovrastrutture radar,
antenne, ponti radio e telecomunicazioni satellitari (tutti apparati
complessi e fragili), potessero essere facilmente danneggiati da
schegge od esplosioni, anche di basso potenziale!.
In sala tattica della LHA Tarzawa, il sottomarino Uss Los Angeles
riferì che c’era calma piatta e non c’erano contatti nemici sotto o
sopra il livello del mare. I radar della Uss Tarzawa e del destroyer
Uss Popeye, oltre alle telemetrie degli F35B trasmessi sul quadro
tattico, confermavano la stessa valutazione.
Non c’erano contatti cartaginesi di nessuna rilevanza militare!. In
linea satellitare con il Pentagono, il comandante della “task force
Gumzilla” dovette però rendere conto della perdita di 1 Venom, 1
Osprey e dell’unico Overcraft pesante che aveva in uso alla
Tarzawa.
-Signore, le forze di difesa maltesi mi hanno fornito informazioni
errate oppure erano corrette ma la situazione nella capitale è
talmente fluida a causa dei violenti scontri urbani, che le
informazioni tattiche si sono rivelate errate!-Quali minacce e proiezioni aereonavali possono sfruttare gli
ostili?!- chiesero in teleconferenza dall’alto comando, con tono
vistosamente preoccupato.
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