LA PAROLA AL PROGETTISTA
Fondato nel 2017 da Cristiana Antonini, Claudio Tombolini, Michele Bonfigli e Federico Pisani, ORAstudio è composto da un team multidisciplinare in grado di gestire compiutamente il processo progettuale e costruttivo. La mission è quella di creare dei progetti unici, grazie all’ integrazione nello studio di competenze diverse.
Quali sono stati gli aspetti progettuali più delicati da affrontare, sia a livello architettonico sia di interior? L’ hotel-museo Interno Marche ha comportato una doppia sfida: da un lato, confrontarsi con la tutela del patrimonio architettonico esistente; dall’ altro, inserire un linguaggio contemporaneo che fosse coerente ma non mimetico. Questo ha richiesto un attento dialogo con le Soprintendenze e una profonda riflessione sulla stratificazione storica, per intervenire con rispetto, ma anche con chiarezza e identità. Una ulteriore complessità ha riguardato l’ interior design: tenere insieme una grande varietà di linguaggi, stili e materiali, costruendo un filo conduttore che offrisse al visitatore un racconto fluido, capace di valorizzare ogni differenza come parte di un insieme unitario.
L’ architetta Cristiana Antonini, co-founder di ORAstudio.
Quali reputa siano gli aspetti più innovativi di questa formula di accoglienza che declina il nuovo lusso facendo dell’ unicità dell’ esperienza la sua cifra stilistica? Abbiamo realizzato un’ esperienza immersiva, profondamente legata al contesto. Il nuovo lusso, in questo progetto, non si esprime attraverso l’ ostentazione, ma attraverso l’ unicità: la possibilità per l’ ospite di abitare un luogo che è al tempo stesso memoria e racconto, storia e visione contemporanea. Il valore aggiunto sta proprio nell’ integrazione tra contenuto culturale e comfort, tra autenticità e cura del dettaglio.
SISTEMI DI RECUPERO E RISPARMIO ENERGETICO L’ intervento dello studio di architettura e interior design ORAstudio si è svolto in 7 anni complessivi, tra progetto e cantiere. Un lasso di tempo importante, necessario per trasformare l’ edificio in un hotel dove l’ architettura Liberty convive con soluzioni moderne che riducono i consumi energetici e non solo. L’ hotel Interno Marche, infatti, certificato sia LEED for hospitality che GBC Historic Building Platinum, utilizza sistemi che ne limitano l’ impatto ambientale: impianto a tegole fotovoltaiche, rubinetteria con riduttori di pressione dell’ acqua e sistemi di recupero delle acque piovane sono alcuni esempi.
DESTINATION HOTEL: FASCINO INIMITABILE Le 25 camere di Interno Marche, distribuite su 3.600 metri quadrati su tre piani, sono tutte diverse una dall’ altra e, attraverso una rigorosa ricerca filologica, raccontano lo stile del progettista a cui sono intitolate. Si aggiungono le 5 suite dedicate ai 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ ultimo secolo: Art & Craf, Secessione Viennese, Razionalismo, Pop, Radical. Gli arredi, più di 400 pezzi tra autoriali e custom – questi ultimi realizzati su disegno di ORAstudio- si inseriscono sia nelle camere sia negli spazi comuni. La SPA di 150 metri quadrati, full custom e completa di piscina, rinnova le antiche vasche in pietra usate per la concia delle pelli. Al suo fianco anche una palestra. L’ hotel, che si rivolge a una clientela business e ad appassionati di design, riassume il territorio marchigiano, rinnovandolo e trasformandolo in luogo dinamico che fa da collante a storie passate, presenti e future legate al mondo del design. Il progetto di ORAstudio ha magistralmente abbinato l’ anima storica dell’ edificio- Bene Monumentale vincolato dalla SABAP- a un intervento di interior design profondamente contemporaneo.
SALE DA BAGNO ESSENZIALI, UNA SCELTA OBBLIGATORIA L’ impostazione dei bagni è la medesima per tutte le camere. In contrasto con la grande ricchezza di stili e immagini di tutti gli altri ambienti dell’ hotel, ORAstudio ha optato per scelte essenziali e minimali. Ovunque, pavimenti in gres porcellanato e pareti in resina, con variazioni di colore per sanitari, corpi illuminanti. In tutte le sale da bagno, la rubinetteria della collezione Innovo di Ceadesign, declinata nelle versioni per lavabo, bidet, gruppo vasca e doccia, soffione. In acciaio inox satinato, rappresenta una scelta che premia l’ eccellenza del saper fare italiano, oltre a rispondere appieno alla filosofia del progetto di interior.
La maggior parte dei bagni sono dotati di un’ ampia zona doccia, in pochi casi si aggiunge la vasca. L’ arredo, realizzato su disegno di ORAstudio, è sempre minimale per smorzare il ricco interior delle camere. Ovunque, pavimenti in gres porcellanato e pareti in resina, qui giocati sui toni del grigio chiaro e del bianco. Miscelatore monocomando a parete, gruppo doccia e soffione nella finitura satinata, linea in acciaio inox Innovo, di Ceadesign, firmata da Natalino Malasorti.
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