ambienti collettivi , combattendo gli sprechi e riciclando gli scarti produttivi nel pieno rispetto dell ’ ambiente . In un anno l ’ azienda ha compiuto un lavoro enorme , coinvolgendo e responsabilizzando tutte le energie a disposizione , per presentare cinque nuove collezioni : Alba , Mayka , Noemi , Demy , insieme ai piatti doccia caratterizzati dallo smalto Ultra Grip Glaze . La nuova impostazione aziendale , oltre che sul fattore umano , ha puntato anche sul fattore emozionale della produzione , su ciò che va oltre il semplice disegno , in grado di offrire degli spunti capaci di “ appassionare ” il consumatore a un prodotto di uso quotidiano . Gli oggetti che usiamo ogni giorno sono quelli con cui conviviamo , se non ci facciamo “ toccare ”, utilizziamo solo la loro funzione strumentale . A volte l ’ emozione suscitata da un oggetto deriva anche dal sapere come è nato , pensare a quanto lavoro è stato necessario per produrlo e come è arrivato fino a noi . Chi riesce ad intercettare , nelle cose che lo circondano , queste caratteristiche che vanno oltre la semplice forma o la funzione , è colui che riesce a fare la differenza e trova il suo spazio nel mercato , chi non lo fa piano piano compie un processo di involuzione . La 40 ° edizione del “ Cersaie ” di Bologna – il Salone Internazionale della Ceramica e dell ’ Arredobagno , che si è tenuto dal 25 al 29 settembre – è stata l ’ occasione per comunicare al mercato e agli operatori la rinascita dell ’ azienda . Nel corso della manifestazione abbiamo incontrato Stefano Mele , amministratore delegato e CEO di Ceramica Dolomite , e Nilo Gioacchini , architetto e designer , che , insieme , ci hanno parlato del nuovo inizio dell ’ azienda .
Dott . Mele , ci racconta la storia di questa nuova impresa ? “ Ceramica Dolomite esiste dal 1965 e alla notizia che Ideal Standard volesse chiudere lo stabilimento e , quindi , chiudere il marchio , si è formata una cordata di imprenditori veneti , con il supporto di Invitalia , disposta a rilevare il marchio . L ’ accordo definitivo per la cessione dello stabilimento di Borgo Valbelluna da Ideal Standard alla società Ceramica Dolomite Spa è stato firmato il 30 maggio 2022 . In quel momento lavoravano 408 dipendenti , tutti assorbiti dalla nuova Ceramica Dolomite . Contestualmente , per 80 lavoratori vicini alla pensione , l ’ accordo ha previsto la possibilità di beneficiare dello scivolo pensionistico previsto dal contratto di espansione . Inoltre , abbiamo assunto più di 60 persone facendo seguito all ’ esigenza dell ’ azienda a cui mancavano delle figure professionali relative alla parte commerciale e amministrativa che , precedentemente , erano state centralizzate in Ideal Standard . Abbiamo acquistato nuovi macchinari e investito in formazione e nello sviluppo di una serie di nuovi prodotti . Tutto ciò che è stato portato in esposizione al Cersaie era , circa un anno fa , solo “ nella penna ” del nostro architetto Nilo Gioacchini con il quale è stata avviata , fin da subito , una collaborazione perché era necessario rilanciare il marchio sotto tutti i punti di vista , dalla creazione del nuovo logo alla nuova identità ; in buona sostanza è stato necessario riorganizzare tutta la messa a terra della nuova idea di azienda ”.
Rilanciando Ceramica Dolomite si salva un marchio storico della ceramica in Veneto , un territorio che ha bisogno di mantenere delle opportunità di lavoro e un bacino industriale attivo . “ Sostanzialmente è quello che stiamo facendo e poi , oltre alle competenze che già esistevano , stiamo lavorando per far crescere questo tipo di cultura con interventi di formazione e di sviluppo . La nostra produzione è basata sulla manifattura , non solo sull ’ economia , ragion per cui teniamo molto alla conservazione del capitale umano , composto da tutte le donne e gli uomini da cui dipende la qualità del prodotto , infatti , stiamo già provvedendo a fornire una formazione concreta ai nuovi assunti , sia attingendo co-
Stefano Mele , amministratore delegato e CEO di Ceramica
Dolimite .