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ATTUALITÀ
Da sinistra : lavabi della serie Cenote di Patricia Urquiola .
Sistema componibile Rigo di Patricia Urquiola ( struttura in alluminio anodizzato nero ), vassoi porta oggetti ( finitura verde pino ), lavabo Lariana da appoggio di Patricia Urquiola ( marmo bianco carrara ), rubinetto Memory Mix di Benedini Associati ( finitura cromo ), specchio Eclissi di Gergely Àgoston .
Panche Rendezvous di Marco Carini .
elementi e alle dimensioni . La separazione permette inoltre un ’ interazione ricchissima degli elementi che è , appunto , una delle caratteristiche principali della buona architettura ; un possibile dialogo è l ’ abbinamento con lo specchio Narciso di Benedini Associati presentato con nuove alette laterali orientabili , disponibili in tre sagome diverse ( semicerchio , stondato e rettangolare ) che gli attribuiscono flessibilità dimensionale e formale . L ’ approccio architettonico era già percepibile nel lavabo freestanding Lariana , anch ’ esso di Patricia Urquiola e presentato qualche anno fa , in cui si ritrova la scomposizione funzionale del lavabo a colonna . La struttura di supporto , il lavabo e il piano d ’ appoggio sono dei veri e propri volumi architettonici che dialogano tra di loro e stabiliscono interessanti relazioni materiche , formali e spaziali . Dalla ventennale collaborazione tra Agape e Patricia Urquiola è venuta fuori anche la linea di lavabi Cenote il cui progetto nasce in terra cruda refrattaria , ma è disponibile anche in una versione in pietra lavica , entrambe progettate in due forme : una più alta e più stretta e l ’ altra più bassa e più larga . L ’ idea progettuale è quella di tenere insieme , nello stesso oggetto , una parete esterna ruvida , molto materica , contrapposta alle pareti interne levigate , ottenendo un contrasto di superfici lavorate con una finitura intenzionalmente irregolare per sottolineare l ’ approccio artigianale della lavorazione . Da qui il nome Cenote con cui sono chiamate le grotte carsiche naturali , considerate dei luoghi sacri ( dzonot , acqua sacra in lingua Maya ), che si trovano in Messico , il cui interno presenta delle pareti ruvide e dove è sempre presente uno specchio d ’ acqua che fa da contrasto . È un progetto in fase di definizione che probabilmente verrà presentato a Milano a fine anno e , per il momento , installato in uno spazio dell ’ azienda utilizzato come laboratorio ; la filosofia aziendale sostiene che i progetti Agape tendono ad acquisire la loro fisionomia definitiva solo a contatto con il progetto completo , con la loro collocazione definitiva . L ’ azienda non propone mai un oggetto decontestualizzato , avulso dall ’ ambiente , ma favorisce l ’ avvio di una stretta relazione con lo spazio e l ’ architettura , perché la relazione stessa può a volte determinare un ’ ulteriore trasformazione del prodotto . Face à Face è il progetto che segna l ’ esordio della collaborazione tra l ’ azienda e l ’ architetto - designer Jean Nouvel . Il concept è incentrato sulla vasca che , secondo il designer , “ va installata in un punto preciso dell ’ ambiente da cui è possibile godere di una vista sull ’ esterno ; la vasca deve essere un luogo di osservazione privilegiato , deve guardare preferibilmente verso il cielo , la città o il paesaggio , oppure , anche negli spazi più complessi , bisogna lasciarla libera , come se fosse una nave in movimento ”. La vasca di Jean Nouvel è un oggetto denso di simboli e significati , il nome Face , che in francese vuol dire piano , ma anche volto , esprime l ’ accurata progettazione della struttura costruita sull ’ esatto “ confronto ” dei piani e sulla loro precisa inclinazione , ma comunica , in senso più esteso , la contrapposizione tra il rilassamento di chi è immerso nella vasca mentre osserva il continuo movimento del mondo esterno . La vasca è presentata insieme all ’ immagine del dipinto “ La Morte di Marat ”, celebre quadro di Jacques-Louis David in cui sono raffigurati gli attimi successivi all ’ assassinio del capo della rivoluzione francese . Le suggestioni indotte dalla presenza del dipinto sono molteplici , la vasca è il luogo in cui si perde il controllo di se stessi , si allentano le tensioni e dove si sfiora la sensazione di assenza di vita ; d ’ altronde sono proprio i francesi a individuare con l ’ espressione la petite mort la breve perdita o l ’ indebolimento della coscienza . La costruzione della vasca è un gioco di intersezioni di piani di pietra bidimensionali giuntati apparentemente in maniera effimera per sottolineare la levità del tempo dedicato al bagno . L ' effetto è imponente e leggero , essenziale e materico allo stesso tempo . Alla stessa linea appartengono i lavabi in cui si ripete il gioco di incroci materici che trasmettono rigore geometrico e purezza formale ed insieme esaltano la naturale bellezza del marmo . La stanza da bagno di Agape scopre nuove funzioni e materiali con gli sgabelli e le panche progettati da Marco Carini secondo i principi dell ' economia circolare . Restando in tema di confronti Vis à vis , è uno sgabello comodo e maneggevole in sughero frantumato , cotto nella sua stessa resina ( la suberina ), disponibile in due finiture : tostato e sughero naturale . Lo stesso Marco Carini ci racconta che “ eliminando uno spicchio dal corpo a cilindro si crea una curva che ha lo stesso raggio della base . In questo modo si può accostare ogni elemento