Il Bagno Oggi e Domani Nov/Dec 2025 | Page 63

La cultura della cava

Non per un non sollecitato esercizio esibizionistico ma per cumulo di piacevoli casualità accadute a chi assomma qualche decennio da cronista, l ' essere stato invitato a visitare le cave di pietra vicentina, ampliano il mio contenuto sapere. Questo luogo nella provincia di Vicenza come si poteva dedurre è luogo di scavo esistente sin dal 1850. La visita ha rappresentato una ulteriore tappa nella personale conoscenza di luoghi dove si trovano materiali di pregio. Come le cave di granito a Baveno e sul Montorfano, le Alpi Apuane con il bianco di Carrara e quelle di Candoglia ad esclusivo utilizzo della Fabbrica del Duomo di Milano. Potrei continuare con quelle del travertino laziale o i marmi delle Puglie. La discesa nella cava della azienda Grassi Pietre è risultata, rispetto alle esperienze citate altrove, un momento molto innovativo con i materiali naturali che ho visto in opera e altri pronti per essere tagliati sulle pareti e alle ampie volte di questa montagna nel vicentino. I materiali estratti risultano di vario colore: dal cremisi alle tonalità di grigio che non si modificano cromaticamente a lavorazione ultimata. In questo luogo, come nello stabilimento della Grassi Pietre dove c ' è un ampia mostra di oggetti in pietra vicentina come le proposte di pavimentazione varie in via di completamento, si è respirato aria di grande responsabilità verso la natura. Nessun scarto di lavorazione viene distrutto ma diventa un oggetto vario. Lo si può cogliere nella casa dove in un ampio luogo chiamato " cattedrale " si appoggiano lavorazioni e che con le macchine di scavo e lavorazione obsolete, stanno divenendo un museo della pietra naturale vicentina.( OGC)
www. grassipietre. it