Il Bagno Oggi e Domani Mar/Apr 2024 | Page 97

Quali sono i motivi per cui l ’ intelligenza artificiale ci affascina ma allo stesso tempo solleva in noi delle inquietudini ? Con il suo incombere nel mondo della progettazione , gli architetti iniziano a ragionare sul loro ruolo futuro , laddove l ’ applicazione andrà a trasformare il processo di progettazione , aprendo nuove possibilità e scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa .
DI ALDO DE VIVO

Q uesta fusione tra creatività umana e potenza computazionale sta dando vita a un nuovo modo di concepire gli spazi in cui l ’ IA esercita il ruolo di acceleratore di idee e di soluzioni innovative . Tuttavia , se l ’ intelligenza artificiale è considerata da alcuni uno strumento utile a migliorare le nostre vite , altri sostengono che essa genera preoccupazioni relative al suo enorme e crescente potere . Probabilmente , la soluzione alle molteplici perplessità che emergono dall ’ uso dell ’ IA sta nell ’ ammissione di una nuova coesistenza e di nuove forme di collaborazione tra coloro che interrogano e gli strumenti che elaborano le domande fornite .

SENSO , TECNICA E INNOVAZIONE L ’ azienda Marca Corona in collaborazione con l ’ Ordine degli Architetti della provincia di Bologna ha organizzato un convegno sul tema “ Arte , Architettura e Intelligenza Artificiale , frontiere e limiti della rivoluzione digitale in atto ”; alcuni studiosi del settore hanno provato a rispondere alle innumerevoli domande che derivano dall ’ ingresso dell ’ intelligenza artificiale nelle nostre vite e sul suo impatto sull ’ architettura e sull ’ arte . Il convegno ha fornito degli approfondimenti sul ruolo dinamico e trasformativo che l ’ intelligenza artificiale sta assumendo nei vari ambiti dell ’ architettura e sulla diffusione di nuove forme di creatività e di intersezione tra tecnologia , inventiva e innovazione . Secondo Luca Molinari , architetto e professore ordinario di Teoria e Progettazione dell ' Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli , “ l ’ intelligenza artificiale non cambierà drammaticamente la vita degli architetti , ma è , già adesso , un tema importante su cui confrontarsi e da interpretare dal punto di vista culturale , prima che tecnico . Siamo abituati ad assistere alle costanti evoluzioni delle tecnologie e ricevere sempre nuovi upgrade , ma il tema fondamentale è la modalità con cui usiamo le tecnologie stesse , che senso hanno , come le applichiamo e
quali domande rivolgiamo loro affinché siano di supporto al nostro lavoro .” L ’ intelligenza artificiale è il momento più alto della rivoluzione digitale , cominciata ormai venticinque anni fa , la cui rappresentazione non è un dispositivo , ma è qualcosa da interpretare come uno scarto di tipo concettuale , di tipo epistemologico su cui è utile farsi delle domande . Se andiamo indietro nel tempo , notiamo che tutte le grandi opere progettate dall ’ uomo hanno alla base una visione , un pensiero estetico , culturale e simbolico a cui corrisponde un ’ innovazione tecnica che lo ha reso possibile . L ’ IA si fonda , concettualmente , sulla relazione che intercorre tra senso , innovazione e capacità di rispondere a una determinata richiesta e , praticamente , sull ’ immissione di script , di testi che derivano dal nostro processo intellettuale , dal nostro pensiero che , se non formulato bene , non interroga la macchina nel modo giusto e non produce risposte utili . L ’ IA , a differenza di altre applicazioni che sono state in grado di perfezionare il lavoro dell ’ architetto e di gestire le complessità della professione , come AutoCAD , ArchiCAD , Sketch Up , ecc ., è uno strumento che sta entrando in maniera più sottile e profonda nel nostro modo di lavorare e di agire e che richiede un approfondimento culturale , in grado di darle una forma consapevole e critica , raggiungibile solo attraverso un alto livello di preparazione .
DIGITAL TWIN Architetto e assessore all ’ urbanistica della città di Prato , Valerio Barberis ha presentato il progetto Digital Twin , un ’ applicazione a scala urbana dell ’ IA , elaborato per la sua città . Il gemello artificiale della città consente di ottimizzare una serie di dati utili per migliorare e prevedere gli sviluppi del territorio e per tenere conto dei diversi aspetti e problematiche di una città . Di recente il concetto di digital twin sta assumendo nuovi significati : un modello digitale olistico di un sistema reale , ovvero una sua rappresentazione virtuale che ne replica lo stato e i relativi cambiamenti grazie all ’ utilizzo combinato di dati , simulazioni e intelligenza artificiale . Il modello oli-