Il Bagno Oggi e Domani Mar/Apr 2024 | Page 58

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B CRITIC

GENIO E DESIGN . LE ORIGINI

Leonardo designer ante-litteram ? Un fugace commento sul bagno negli studi di Leonardo .
DI CLAUDIO CALÌ

Nel volume Leonardo Architetto ( 1978 ), Carlo Pedretti dedica un capitolo ai disegni di Leonardo da Vinci ascrivibili all ’ industrial design . Nel XV secolo il concetto di produzione industriale non esisteva e gli artefatti in formato proto-seriale denotavano pregevoli imperfezioni artigianali , la sottile provocazione dell ’ autore apre una riflessione . Con il dovuto rispetto che merita ogni tentativo di commento sull ’ Opera leonardiana , convengo con Pedretti nella giustezza di questo accostamento , non tanto sugli esiti degli studi , quanto sul modus operandi di Leonardo , che lo porrebbe designer ante-litteram . Con un animus profondamente artistico Leonardo approfondisce tematiche che toccano ogni branca della scienza ed esse a loro volta ritornano all ’ arte compenetrandola , rendendo la grafica e la pittura più reale del reale . Non è forse la matrice di un designer quella di saper dare vita a un progetto tanto artistico quanto scientifico ? Come ha fatto notare Fiorenzo Galli , direttore Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano , il compito del designer non si esaurisce con la sola generazione di un ’ idea esteticamente accattivante e tecnicamente valida , quello che in gergo si chiama metaprogetto . Il design infatti , inteso all ’ anglosassone , è espressione di progetto , e come tale il designer è chiamato a considerare anche la fase organizzativa necessaria a passare dalla teorizzazione del contenuto alla sua applicazione . Ciò induce il designer a pensare non in compartimenti stagni , aprirsi alla multidisciplinarietà , fare talvolta della divergenza la chiave di volta per intercettare nuclei conoscitivi illuminanti da cui convergere verso nuovi esiti . Ne sono una testimonianza gli studi urbanistici di Leonardo , particolarmente attivi dopo l ’ arrivo a Milano , in cui si registra una compenetrazione tra tematiche architettoniche e anatomiche . Noti i progetti sulla città ideale dove l ’ acqua ha un ruolo essenziale nel determinare il benessere della società civile . Sistemi di pompaggio dell ’ acqua alimentano le sale dell ’ edificio come arterie gli organi del corpo umano . Ecco , quindi , vani dedicati all ’ igiene personale , distribuiti su ogni piano del costruito , accessibili con facilità e salubri . Di fine Quattrocento , i disegni dedicati anche a un grazioso padiglione da posizionare nel giardino sforzesco della duchessa Isabella d ’ Aragona , destinato forse ad ospitare una stanza da bagno . Un cronista dell ’ epoca parla di una sala con una vasca quadrata in marmo bianco , di diciotto passi per lato , nella quale si scendeva per quattro gradini ; l ’ ambiente era reso discreto da pareti di tavole di larice con quattro grandi finestre vetrate e sormontato da una cupola in latta . In un altro manoscritto Leonardo ritorna sul tema “ dello bagno della duchessa Isabella ”, soffermandosi sul sistema messo a punto per regolare l ’ afflusso dell ’ acqua calda e fredda semplicemente attraverso la rotazione di una chiave . Per l ’ epoca niente di più vicino dell ’ attuale concetto di home-wellness . È così che la ricerca di Leonardo , così ampia e diversificata , attraverso le varie soluzioni pratiche proposte , mette in evidenza la volontà di migliorare la qualità della vita umana . Sulla base di questo universale principio etico , ogni designer contemporaneo e futuro dovrebbe costruire il proprio operato .

CLAUDIO CALÌ
Nato a Milano nel 1986 è laureato in Interior Design presso il Politecnico di Milano , con una tesi in Museologia . Insieme a Rita Capurro , Calì è stato curatore della mostra Leonardo e l ' acqua , tra scienza e pratica a Milano , tenutasi all ' Acquario Civico di Milano nel 2015 , in occasione di Expo City . Da allora , i suoi studi su Leonardo da Vinci si sono concentrati sulle macchine idrauliche , sulle chiuse e sui Navigli . Nel 2022 ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Milano sull ' analisi e la valorizzazione culturale delle filigrane del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci . Dal 2018 lavora nell ’ azienda Fratelli Fantini SPA , occupandosi dello showroom di Milano e consulenza progettuale ai professionisti . In parallelo svolge attività di ricerca in qualità di studioso indipendente . Tra le sue pubblicazioni si cita : Calì , Claudio , Laura L . Micoli , Gabriele Guidi , Claudio Giorgione , Anna Galli , Marco Martini . “ 3D Documentation of an ancient wooden lock of the Navigli canals in Milan , based on da Vinci ’ s studies ”. In Applications of 3D technology in cultural heritage , Kermes N ° 107 , 2018 . Calì , Claudio .