STUDIO OTTO
Paola Navone Gianpaolo Venier
I l Bagno di Otto è un progetto che guida le nostre percezioni spaziali e un po ’ anche la nostra memoria … il bagno ? Fuori a sinistra ! Un ’ operazione coraggiosa che ci accompagna in un percorso progettuale in cui la parte impiantistica gioca un ruolo fondamentale , ma non prevarica mai sull ’ estetica .
Domenico Diego
Cristina Pettenuzzo
TRAIT D ’ UNION Lo Studio Otto , composto da Paola Navone , Cristina Pettenuzzo , Domenico Diego e Gianpaolo Venier , spinge in avanti il processo di evoluzione dell ’ ambiente bagno proponendo un progetto non convenzionale , che mette in discussione l ’ idea secondo cui la stanza da bagno debba essere per forza una stanza dentro / inglobata alla casa e che l ’ arredo debba per forza stare tutto insieme . Gianpaolo Venier ci ha spiegato che : “ la visione del bagno circoscritto in un unico spazio dentro alla casa rende quasi sacra questa stanza dedicata all ’ igiene personale e una dimensione di estrema privacy . Il Bagno di Otto rompe questo modello e si presenta come un modulo esterno agganciabile alla casa , per connettersi agli altri spazi , mantenendo però una relazione con l ’ esterno . Il Bagno di Otto è un oggetto insomma che , pur avendo una forte identità , possiede una propria versatilità : è uno spazio chiuso , ma anche aperto , dove la transizione tra uno spazio e l ’ altro avviene in maniera molto naturale , fluida e diversa dal semplice attraversamento di una porta .” L ’ altra idea che guida il progetto , e che concorre alla forzatura messa in atto per cambiare il modo di vivere il bagno , è il rapporto molto forte tra dentro e fuori , tra i materiali utilizzati per l ’ interno e le ispirazioni provenienti dall ’ esterno . Il pavimento del bagno , tranne il tappeto centrale , è fatto di ciottoli arrotondati , pietre di fiume piatte che massaggiano i piedi di chi si muove nella stanza e restituiscono un effetto outdoor . Anche l ’ idea di utilizzare il colore verde per i rivestimenti e la pavimentazione centrale , una tonalità che ricorda l ’ erba e la vegetazione , è un riferimento all ’ esterno che abbatte la barriera tra ciò che sta dentro e ciò che , normalmente , si trova fuori . L ’ assenza di discontinuità traccia un percorso fluido per chi , partendo da una spiaggia o da un giardino attraversa il living fino a raggiungere il bagno , probabilmente senza rendersi conto di essere entrato in un ’ abitazione . Il secondo punto cardine del progetto consiste nell ’ idea di “ bagnoroulotte ”: una scatola collocabile in un qualsiasi punto di una casa in corso di costruzione , il che consente di interpretare l ’ intero spazio in maniera più libera e fluida . La scatola è interamente rivestita di ceramica e ha le funzioni proprie del bagno ma separate , alla francese : le parti visibili sono la doccia , la vasca e il lavabo posizionato al centro come elemento di unione tra le due zone più bagnate . Nella visione di Studio Otto lo spazio dei servizi igienici sta in un locale separato e non visibile . Ciò che è , invece , ben evidente è la parte living e del
benessere , la zona dedicata all ’ acqua e al rapporto con la cura del proprio corpo e del proprio sé . Il soffitto del Bagno è pensato in travi di legno con cantinelle ed è trattato con una patina che lascia leggera la materia , ma gli dà anche morbidezza . Una sorta di velatura che uniforma tutto , togliendo un po ’ di spigoli , e che avvolge l ’ ambiente rendendolo più morbido e onirico . Le pareti sono trattate con un intonaco lavorato a mano , una speciale lavorazione che non riflette la luce , ma la assorbe e collabora a creare un ’ atmosfera di morbidezza generale . L ’ illuminazione della scatola prevede due lampade a sospensione ai lati dello specchio , utili a migliorarne la fruizione , il resto dell ’ ambiente è illuminato da spot nascosti puntati sul pavimento . Anche le luci ribadiscono il richiamo all ’ outdoor perché illuminano in maniera più intensa la parte bassa della scatola favorendo la percezione dello spazio , evitando ogni fastidio alla vista e contribuendo alla percezione di intimità . Studio Otto allarga l ’ idea di bagno fino ad ospitare due poltrone soffici e perfino un divano ; il bagno si trasforma in un luogo in cui rilassarsi , pensare , muoversi lentamente per accogliere percezioni oltre che per svolgere funzioni .
autore
STUDIO OTTO
titolo del progetto il bagno di otto
STUDIO OTTO Via Tortona 31
Tel : 02 58104926 www . otto . fish studio @ otto . fish ottostudio . fish