EDITORIALE #
Ph . Claudia Reali
FARE , FORMARE , PROGETTARE
CRISTINA MANDRINI cristina . mandrini @ dbinformation . it
" FARE , FORMARE , PROGETTARE " È IL TITOLO DELLA CONFERENZA CON CUI , LO SCORSO 17 LUGLIO , È STATA INAUGURATA UNA PICCOLA MOSTRA PRESSO UN PICCOLO MUSEO SUL LAGO D ’ ORTA : IL MUSEO DEL RUBINETTO E DELLA SUA TECNOLOGIA , A SAN MAURIZIO D ’ OPAGLIO , nel cuore del distretto della rubinetteria italiana . La mostra , realizzata con le copertine del Bagno Oggi e Domani dedicate alla rubinetteria ( tra quelle già esposte lo scorso anno al Museo ADI di Milano , in occasione del 50esimo anniversario della nostra testata ), sarà visitabile per tutto il periodo estivo fino al 22 settembre . Un ’ occasione per visitare anche il Museo , sostenerlo e promuoverlo : le motivazioni che hanno portato la nostra rivista a collaborare con il Museo e il suo Direttore , Andrea Del Duca , che per questa piccola ma preziosa realtà culturale locale ha ambiziosi e concreti progetti di espansione che necessitano , in primis , della collaborazione delle imprese del settore , che ne avrebbero un gran ritorno : avere un Museo dedicato aggiornato e attivo offrirebbero al settore un valore aggiunto in termini di cultura , conoscenza e coscienza . In pochi , anche tra i relatori invitati a condividere la propria esperienza sul tema dell ’ innovazione della rubinetteria , sapevano dell ’ e- sistenza di questa realtà museale che insieme ad altre realtà simili fa parte dei Giacimenti del Design Italiano , la rete costituita da Triennale Milano nel 2006 , con l ' obiettivo di promuovere e valorizzare un sistema museale formato da musei aziendali , archivi , collezioni private , gallerie , diffuso in modo capillare nel nostro Paese che tanto hanno da raccontare sulla storia del territorio e delle sue intelligenze . Grandi o piccoli che siano , questi musei espongono , insieme a tanti oggetti anche tante storie , quelle delle aziende che li hanno concepiti , prodotti , migliorati . Oggetti e storie sono patrimonio di tutti , non solo dei Musei , e per questo vanno conservate e tramandate . Un ’ occasione per riflettere sul tema si era presentata già qualche giorno prima dell ' inaugurazione della mostra sul Lago d ’ Orta , durante un viaggio di lavoro dalla parte opposta del Nord Italia , in provincia di Belluno . Qui è in corso una storia aziendale molto bella , quella di Ceramica Dolomite . Fondata nel 1965 a Borgo Valbelluna , nel comprensorio del Vajont che fu distrutto nel 1963 dal crollo della diga , Ceramica Dolomite nasce in seno al processo di industrializzazione promosso dalla Commissione provinciale , insieme ad altre realtà locali , per favorire la riattivazione delle attività economiche e professionali nella zona devastata dal disastro . Dopo un periodo di grande fortuna , l ’ azienda attraversa varie traversie che la portano fino alla chiusura , nel 2021 . Grazie a una cordata di quattro imprenditori , espressione della migliore imprenditoria del Nord-Est , e al sostegno da parte di Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia Imprese , nel 2023 Ceramica Dolomite torna sul mercato come azienda al 100 % italiana , e riprende la sua attività forte del suo decennale know how e della grande volontà dell ’ attuale management , intenzionato a riposizionare il brand e a ridare al territorio una grande opportunità di lavoro e crescita . Nonostante l ' azienda si trovi geograficamente molto lontana dai più noti distretti della ceramica italiana , la sua capacità di incidere sul territorio e sul settore in termini di innovazione , economia e cultura del prodotto è molto rilevante . Fare , formare , progettare … incidere sulle coscienze e sul territorio . Mi sbagliavo all ’ inizio , i pilastri sono quattro .