NELLA MATERIA L’ IDEA PROGETTUALE
Dalla Fabbrica al Prodotto Materiali Pensanti
NELLA MATERIA L’ IDEA PROGETTUALE
Bronzo, titanio, vetro stratificato: per Stella Rubinetterie la sperimentazione sui materiali è un fondamento industriale. Un approccio che affonda le radici nella storia dell’ azienda e si proietta nel futuro con collezioni“ timeless”, capaci di resistere alle mode e all’ usura, come racconta Federica Nobili, CEO del brand.
Stella Rubinetterie utilizza componenti a incasso in fusione di bronzo invece che in ottone. Come mai questa scelta e che impatto ha sulla produzione? Il bronzo è stato adottato fin dagli anni’ 20-’ 30, con l’ arrivo dei primi bagni interni nelle case. All’ e- poca, mancavano normative moderne e l’ ottone tendeva a bucarsi. Il bronzo, invece, offriva maggiore resistenza e sicurezza. Oggi siamo l’ unica azienda a mantenere questa scelta: una scelta controcorrente, certo, ma che assicura una durabilità superiore, perfetta per contesti come l’ hotellerie, dove è essenziale che i materiali sottotraccia resistano nel tempo.
Il bronzo è molto più complesso da lavorare, però... Senza dubbio. È un materiale nobile, ma impegnativo. È più costoso, difficile da fondere, con un alto tasso di scarto. Le fonderie specializzate in piccoli pezzi di bronzo sono rare. Per questo spesso si preferisce l’ ottone. Per noi, però, resta un segno distintivo, che spingiamo insieme ad altri materiali innovativi, come la fibra di carbonio, le finiture PVD e, di recente, il titanio, protagonista del rubinetto Ennio presentato a ISH 2025.
In che modo la sperimentazione di materiali inediti influenza lo sviluppo dei vostri prodotti? Ogni nuovo materiale ci impone una revisione
FEDERICA NOBILI CEO di Stella Rubinetterie
Per Stella Rubinetterie l ' attenzione ai materiali è proporzionale all ' elevata qualità della nostra clientela, che necessita di trasparenza, tracciabilità e garanzie. dell’ intero processo produttivo: dalla fusione alla lavorazione, fino all’ assemblaggio. La nostra parola chiave è timeless: vogliamo creare oggetti che durino tecnicamente e formalmente. Alcune collezioni sono in produzione da oltre cent’ anni. Recentemente abbiamo collaborato con Missoni su maniglie in vetro stratificato con tessuto all’ interno, del titanio abbiamo parlato prima.
Avete introdotto anche finiture innovative. Come nascono queste scelte e quanto incidono sulle aspettative dei clienti? Spesso l’ intuizione nasce da altri settori. La finitura Tea +, ad esempio, arriva dalle macchine da caffè professionali: è resistente all’ acqua calda, nickel-free e non rilascia piombo. Una finitura“ alimentare” che diventa anche ambientale. Adattata alla rubinetteria assicura ottimi risultati, anche in mercati sensibili alla sostenibilità come quello americano. Collaborando con architetti e hotel di fascia alta, le richieste di trasparenza su processi e materiali sono cresciute: ci chiedono schede tecniche, certificazioni, tracciabilità. È un’ attenzione reale, non più solo di facciata.
Stella spinge verso il contract e l’ hotellerie di lusso. Quali sono i materiali che meglio interpretano questo settore? Sicuramente il PVD, per resistenza e durata. È una valida alternativa anche all’ oro galvanico: gli architetti spesso richiedono finiture dorate, ma con performance tecniche superiori garantite dal PVD. Anche la personalizzazione resta centrale: possiamo realizzare anche un singolo pezzo su richiesta, bocche o maniglie custom. La flessibilità è uno dei nostri punti di forza.
Un esempio recente di questa flessibilità? La collezione Ennio, oggi molto apprezzata, è nata su richiesta dell’ architetto Francis Sultana per l’ Hotel La Palma di Capri. Ci ha sottoposto uno schizzo a mano con tempistiche strettissime. Abbiamo risposto con uno studio ingegneristico che ha portato alla creazione di un prodotto oggi presente a catalogo.
Controllo qualità
• Dipendenti: 60
• Fatturato: 50 % Italia e 50 % estero
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