Backstage Arblu
dalla ricerca, con un anno di lavoro per celebrare l’ heritage radicale di Cardin come manifesto sul futuro del design”.
IL BAGNO COME SPAZIO DI IDENTITÀ Il bagno è sempre più uno“ spazio d’ identità” da raccontare con libertà. Da qui nascono così elementi audaci come il mobile Lune, fotografato in copertina: fianchi, frontali e top arrotondati integrano la particolare maniglia a cerchio, rimando al lessico formale cardiniano, mentre i colori pieni e decisi, rimarcano lo stile haute couture. Lune( cm 100,4Lx50Px48H) gioca con le luci della notte, nel Geablu lucido del top, lo scarlatto della base a due cassetti e il blu profondo delle maniglie.
Nella foto a sinistra e sopra la collezione La Clè, firmata Pierre Cardin by Arblu
Perfetto con la specchiera illuminata Luna, a cui si aggiungono a completamento della capsule la specchiera Homme e l’ elemento d’ arredo La Clé.
IL VALORE DELLA MEMORIA VISIVA Negli anni Settanta Cardin aveva già immaginato mobili da bagno per la propria maison: oggetti visionari, scultorei, funzionali ed emozionali. Rodrigo ne ha restaurati alcuni, preservandone il DNA. " Le nostre forme sono icone, riconoscibili a distanza. Una poetica della sintesi, della memoria visiva." Proprio la memoria è il cuore del progetto.“ Se perdiamo la memoria, perdiamo tutto”, fa notare Presotto. Il bagno si fa racconto, oggetto da vivere da ogni angolazione. Forme compatte, pensate per piccoli spazi, ma sorprendenti per capienza; tagli netti, superfici lucide, tessuti innovativi, elementi magnetici.“ La qualità è nella durata, nella cura, nella bellezza funzionale. Spingiamo al massimo materiali semplici, sperimentando anche rivestimenti tessili smontabili, come un abito”. Un cartamodello per il mobile, idea di Rodrigo. Un progetto che è anche atto di custodia: dialogo tra epoche e linguaggi, moda e design. La forma si fa emozione e il bagno, un piccolo universo creativo.
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